Martedì 7 ottobre 2014, presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi Federico II, si è tenuto il workshop con cui si sono concluse le attività didattiche e scientifiche relative al progetto internazionale Law in the (Latin) Language, svoltosi nell’ambito del Programma “Messaggeri della Conoscenza”, promosso dal MIUR e dal Ministero per la Coesione territoriale. Il progetto, dedicato al tema delle traduzioni giuridiche dei Digesta giustinianei, sotto la direzione scientifica e didattica della prof. Carla Masi Doria, in cooperazione con l’University of Amsterdam (in particolare docente responsabile la dr. Barbara Abatino, ricercatore presso la Faculty of Law dell’Università di Amsterdam), si inserisce nei programmi di internazionalizzazione accademica ed è finalizzato alla promozione di attività didattiche sperimentali, attivate negli Atenei delle Regioni della Convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia) per integrare l’offerta formativa con metodi e contenuti sviluppati da centri di eccellenza internazionale.
Al Progetto Law in the (Latin) Language, attivato nel semestre estivo presso il Dipartimento di Giurisprudenza, hanno preso parte venticinque studenti fridericiani.
Con il workshop si è chiuso un iter progettuale in tre fasi. La prima fase si è tenuta in aula, a Napoli, con lezioni frontali ed esercitazioni svolte dalla dr. Abatino e dai professori Eric Pool e Jaap Baaij. La seconda fase progettuale è stata ospitata all’estero, con il soggiorno bimestrale dei cinque studenti fridericiani più meritevoli – Alessandro Mario Amoroso, Danilo De Luca, MariaSole Fanuzzi, Eduardo Fernandes e Donato Greco – presso la prestigiosa Amsterdam School of Law e con la visita al Direttorato Generale per le Traduzioni della Commissione Europea a Bruxelles.
Con la terza fase progettuale, tesa alla più capillare diffusione dei risultati dell’esperienza all’estero, i cinque studenti hanno illustrato ai colleghi federiciani l’esperienza di studio ad Amsterdam, condividendone con loro i risultati e descrivendo i numerosi incontri, seminari, lezioni e conferenze a cui hanno avuto l’opportunità di prendere parte nel corso del soggiorno di studio.