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“Kiss me day”, a Napoli il flash-mob contro le aggressioni omofobe

IMG-20141206-WA0011di Marco Di Domenico

A Napoli, in piazza Dante, è andato in scena oggi un flash-mob dal titolo “Kiss me day”. La mobilitazione, ideata dall’associazione Antispecisti Partenopei, ha raccolto l’adesione di numerose associazioni del mondo lgbtqi e della politica studentesca.
Un bacio in piazza contro le aggressioni e le discriminazioni omofobe: questo è il gesto simbolico scelto dai partecipanti per mostrare solidarietà alla coppia gay aggredita lo scorso 25 novembre proprio a piazza Dante. Presente anche la famosa pornostar Valentina Nappi, paladina sul web per le campagne contro razzisti ed omofobi. Numerosi anche i passanti che hanno manifestato vicinanza e sostegno ai manifestanti.
“E’ inconcepibile – dichiara Riccardo Treglia, studente e membro dell’associazione Link Napoli – che in una città come Napoli, in cui la cultura del diverso è intimamente radicata, si debba avere timore di esternare i propri sentimenti”. E aggiunge: “Siamo scesi in piazza anche per coloro ai quali questo diritto viene meno, indignati verso una classe politica in cui l’argomento “diritti” è toccato solo per mera propaganda e muta rispetto questi episodi di violenza psicologica e fisica”.
“Come municipalità e come comune di Napoli siamo sempre stati vicini ai due ragazzi aggrediti e la manifestazione di oggi vuole essere anche la dimostrazione che continuiamo ad essergli vicini”, sostiene Pino de Stasio, consigliere della II municipalità.
Quello del 25 novembre è stato, tuttavia, solo l’ennesimo atto omofobo che ha dimostrato, a Napoli e provincia, la presenza di un certo fermento di intolleranza verso le comunità gay, lesbiche e trans, nonostante gli sforzi di sensibilizzazione svolti dal Comune di Napoli, dalle associazioni nel mondo scolastico ed universitario. Un microcosmo che si muove all’ombra di una legislazione italiana in cui mancano gli strumenti che possano garantire l’integrazione. Più volte il Parlamento ed il Governo hanno annunciato la propria discesa in campo per arginare il fenomeno delle aggressioni o del mobbing contro i gay, rei di essere “diversi” agli occhi di qualcuno. Ad oggi, però, ancora nessun chiaro intervento legislativo è stato preso in questa direzione.