“Link = Adisu” con una croce celtica sul nome dell’associazione studentesca: questa la sorpresa trovata dagli studenti la mattina di venerdì dopo l’occupazione di Palazzo Giusso.
Il Collettivo Autorganizzato Universitario ha più volte contestato ai rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Amministrazione dell’Adisu Orientale di non essere portavoce delle istanze di lotta degli studenti, non riuscendo ad ottenere la revoca della clausola di domanda dello studentato per i fuorisede (pena il declassamento a pendolare). Un’accusa che non tiene conto del lavoro svolto dai rappresentanti degli studenti in seno all’organo: da Settembre si è richiesto la revoca della clausola discriminatoria, ma il CdA ha bocciato la proposta per non incombere in un procedimento amministrativo da parte della Corte dei Conti (potrebbe invocare il danno erariale qualora lo studentato non si riempia).
Dal canto suo, Link Orientale ha più volte cercato un dialogo con il C.A.U. per convogliare forze per supportare la comune rivendicazione. Proposta respinta al mittente per divergenze di visioni di lotta. Eppure il lavoro svolto dai rappresentanti degli studenti, specialmente dal consigliere Lorenzo Bianco, è encomiabile: sono stati ottenuti, infatti, 700€ di sconto sull’alloggio per gli idonei non beneficiari. Inoltre, l’associazione cittadina di Link si è sempre espressa contro il disegno di definanziamento del diritto allo studio attuato dalla Regione Campania.
Quindi, dopo che il C.A.U. non ha ottenuto il previsto incontro con il direttore dell’Adisu Orientale, Umberto Accettullo, e vedendosi sbarrata la strada dalla polizia, ha riferito il proprio scontento al Rettore, Elda Morlicchio. Non vedendo Link solidarizzare con quanto accaduto, strumentalmente sono state chieste le dimissioni dei rappresentanti e sono stati utilizzati appellativi molto pesanti, accostando addirittura una nota associazione di sinistra ed antifascisti al fascismo.
Dura la risposta di Link Orientale, forte del suo percorso sull’ateneo: “Come potete vedere dall’immagine si tratta di una scritta sui muri della nostra Università in cui non solo si accosta la nostra organizzazione studentesca, da sempre autonoma e indipendente, alle logiche economicistiche e mercantiliste dell’ADISU, alle quali ci siamo sempre opposti, denunciando talvolta tali logiche che fanno capo alla Regione Campania e al suo mancato finanziamento del diritto allo studio; ma in cui è imminente la simbologia fascista e nazista tanto cara ai giovani reazionari che si nascondono nel nostro Ateneo: la croce celtica. Questo atteggiamento stupido ed intimidatorio di chiara matrice neofascista non è altro che l’incoronamento del clima ostilità e di odio che si sta fomentando nella nostra Università”. Nella nota, Link aggiunge: “Ma noi non ci facciamo intimidire né scoraggiare da questi atti che minano i principi di libertà e di uguaglianza su cui si regge ogni sana democrazia e che rappresentano i nostri principi, per questo continueremo nel nostro lavoro di rappresentanza degli studenti così come continueremo a mobilitarci contro ogni politica di tagli e di privatizzazioni della scuola e dell’università pubblica”.
Home » Napoli, News, Università » Università Orientale di Napoli, botta e risposta tra i movimenti studenteschi