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Trasporti Campania, esordio negativo per il ticket integrato

222955682-189f697d-7302-4faf-9049-72a2707089c6di Marco Di Domenico

La rivoluzione del nuovo piano tariffario, attuata dalla Regione Campania, ha esordito negativamente. Bocciata, o quasi, dagli utenti campani.
Novità principale è la sostituzione dell’UNICO con una doppia scelta: tariffa integrata o aziendale. La prima ha lo stesso principio del vecchio schema UNICO, ma costa di più: non più 1,30€ ma 1,50€ (nella fascia di Napoli). Il biglietto aziendale, invece, costa 1€ (sempre nella fascia di Napoli), ma è valido solo per una corsa di metro o bus e soprattutto vale solo per l’azienda emittente (l’Anm in questo caso). Ottimo per i viaggiatori saltuari, che andranno a risparmiare; inutile per studenti e pendolari che, anzi, pagheranno di più i loro spostamenti, specialmente coloro che vengono dalla provincia, costretti a fare interscambio con due aziende diverse.
Un investimento tecnologico della Regione per risolvere le problematiche del vecchio sistema: l’introduzione del Tic, infatti, rappresenta il primo passo concreto del sistema Itsc (Intelligent Transportation System Campano) che consentirà di automatizzare le attività di gestione delle tariffe diminuendo l’evasione, i mancati ricavi ed i disallineamenti tra le varie fasce.
Eppure, l’esordio è stato da dimenticare. Dopo mesi di pubblicità, il 1 Gennaio il TIC è stato bocciato dagli utenti: alcune obliteratrici non lo riconoscevano, altre non riconoscevano i vecchi titoli di viaggio (validi fino al 1 Febbraio) e molti rivenditori non avevano ancora i biglietti aziendali. In più, tanto si è parlato del costo, ma pochissimo del servizio: a fronte di un aumento generale del 16% non corrisponde un miglioramento dell’offerta. Infatti, i tempi di attesa restano gli stessi ed i pendolari continuano a viaggiare come sardine.
E’ questo il vero nodo del trasporto pubblico campano: il pessimo rapporto qualità/prezzo. Va leggermente meglio solo ai residenti di Napoli, mentre la Città Metropolitana vede addirittura diminuire le linee istitute dal Consorzio Trasporti Pubblici.
Non va meglio neanche dal punto di vista della semplificazione: la Regione voleva rendere più efficiente lo schema tariffario, riducendo i biglietti in circolazione: con il nuovo sistema, ci sono ben 245 ticket aziendali e 85 integrati.