Diffondere la lettura anche tra i non lettori. Questo l’obiettivo della grande iniziativa #ioleggoperché, evento di promozione del libro e della lettura rivolto proprio ai non lettori. Le principali città coinvolte saranno cinque ma, grazie alla collaborazione speciale con il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, anche attraverso i treni si cercherà di unire idealmente università, scuole, piazze, librerie, biblioteche o qualunque altro luogo di aggregazione per dare vita a un evento “diffuso”, anche con il supporto di una piattaforma virtuale. Il progetto nasce da un’idea dell’AIE, l’Associazione Italiana Editori, e fa leva sui lettori di tutta Italia affinché essi si mobilitino nelle vesti di “messaggeri” per sensibilizzare i non lettori, distribuire volumi con cui cominciare a familiarizzare con il piacere delle pagine e della carta stampata a chi legge poco o addirittura non legge, ovvero oltre metà degli italiani. “A loro ci rivolgiamo, facendo leva sulla passione autentica dei lettori”, ha spiegato il presidente dell’AIE Marco Polillo.
Il 23 aprile sarà la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore e fino a quella data Roma, Milano, Vicenza, Cosenza e Sassari saranno invase dai messaggeri della lettura: verranno attivati veri e propri spazi dedicati alla lettura, in cui lettori e non lettori potranno leggere, consultare, incontrarsi, informarsi e interagire, e saranno duecentoquarantamila i libri distribuiti in edizione speciale. La capitale verrà contagiata da una “festa dei libri” a tutti gli effetti, con un calendario ricco di eventi che avranno luogo, tra il 18 e il 23 aprile, nei principali luoghi di cultura, dal Teatro Argentina alla scalinata del Campidoglio coinvolgendo le biblioteche, l’Accademia d’Arte drammatica, l’Accademia di Santa Cecilia.
Si legge per sete di conoscenza, per riflettere su altri punti di vista e, alla fine, ragionare con la propria testa. Si legge perché la lettura permette di vivere mille vite alla volta. Si legge per sentirsi liberi, consapevoli, sognatori. Un libro sa essere un amico, un rifugio, una realtà alternativa a lungo cercata. I libri servono a capire e capirsi, a formulare sapere, formano la personalità, sono una difesa come uno scudo e al tempo stesso un’arma racchiusa nel concetto di cultura. Un libro ti permette di viaggiare, di esplorare, di arricchire conoscenze e permeare la mente di esperienze inimmaginabili. Chi non legge si trova dinanzi ad una realtà “piatta”, magari priva di sfumature, e lo scopo dell’evento promosso dall’AIE è proprio quello di diffondere l’abitudine della lettura e l’idea che essa sia una piacevole esperienza, magari da condividere, “una rete cui appartenere, una passione da diffondere”.