L’O.F.M.Cap., l’Ordine dei frati minori cappuccini, è uno degli ordini mendicanti maschili di diritto pontificio. I cappuccini sono parte attiva dalla grande famiglia francescana, e la loro condotta è ispirata a valori di povertà, preghiera e vicinanza agli ultimi, adottando uno stile di vita semplice e votato all’essenziale e facendo della solidarietà con i poveri un segno di identità. Questo in linea teorica. La realtà sembra essere ben diversa.
In un servizio per un celebre programma televisivo, Matteo Viviani ha “indagato” approfonditamente sull’ambiente dei frati minori cappuccini di San Giovanni Rotondo (FG), partendo dalla testimonianza di una donna che lavorava, come laica, presso la portineria del convento e che sarebbe stata vittima di abusi sessuali all’interno del convento stesso. La versione è stata confermata da alcuni frati, le cui testimonianze sono state subito etichettate dall’Ordine come “inaffidabili” poiché si tratterebbe di persone malate (in realtà fisicamente, non mentalmente) o in sosta nel comune del foggiano per troppo poco tempo. Addirittura in un comunicato stampa diffuso su Tele Radio Padre Pio i cappuccini si sono detti “costernati”, e hanno respinto con forza le “deliranti affermazioni diffamatorie e calunniose”. Intanto, “apparentemente” senza motivo, la donna è stata prima declassata a svolgere le mansioni più assurde quali noiose e inutili adempienze burocratiche, sottoposta allo stress di un ambiente palesemente caratterizzato da mobbing, e infine licenziata; come se non bastasse, se la donna avesse voluto mantenere il proprio alloggio nel convento avrebbe dovuto pagare un affitto quadruplicato. Oltre a essere ovviamente immorale, ciò è nettamente in contrasto con il contenuto del fondamento evangelico che richiamavamo in apertura.
Ma oltre alla castità e all’obbedienza “in ogni cosa che non sia peccato”, il terzo consiglio evangelico che i cappuccini dovrebbero fare proprio è rappresentato dalla povertà, scelta volontaria confermata dal voto a Dio. Lo stile di vita dei frati di San Giovanni Rotondo è invece assolutamente contrario a questo dettato, a partire dalle auto acquistate, non propriamente umili. Insomma una condotta ben lontana dall’operato di Padre Pio, fondatore di quel convento che è poi stato praticamente ricostruito, spendendo trenta milioni di euro per la realizzazione del progetto dell’architetto Renzo Piano: un vero e proprio santuario con una cripta interamente ricoperta d’oro, e un ambiente, quello in cui i frati vivono effettivamente, che sembra un albergo di lusso dotato di tutti i comfort, dal bar allestito in maniera “professionale” ai televisori ultrapiatti con rete satellitare, dalla vetrina con superalcolici all’impianto per la birra alla spina. Nulla sembra veicolare il messaggio e i contenuti dell’essenzialità religiosa.
Di recente Papa Francesco avevo messo in guardia gli uomini di fede di tutto il mondo, dunque ecclesiastici in primis, dalla tentazione di adottare una mentalità mondana, affermando che “ferisce le anime chi fa voto di povertà e poi vive da ricco”. Il pontefice è anche intervenuto in concreto riguardo al problema degli abusi sessuali e della pedofilia, rimuovendo un vescovo americano condannato nel 2012 per aver protetto un altro membro di quella stessa diocesi di Kansas City – Saint Joseph. Papa Francesco è sempre stato chiaro sulla tolleranza zero riguardo a tali questioni, e su questi principi sta ricostruendo l’immagine della cristianità agli occhi di milioni di fedeli. Realtà “deviate” come quelle di San Giovanni Rotondo contribuiscono ad allontanare i fedeli dalla Chiesa esattamente come, in un periodo di crisi politica oltre che economica come quello attuale, i cittadini prendono le distanze dalle istituzioni: solo iniziative rigide, dirette e non accondiscendenti possono avere la forza di cambiare realmente le cose.