Ieri pomeriggio, durante l’Arena condotta da Massimo Giletti su Rai Uno, Carlo Conti, conduttore e direttore artistico della prossima edizione del Festival di Sanremo, ha annunciato i nomi dei venti cantanti in gara per la sezione Big. Ci sono alcune sorprese, qualche nome inutile e nel complesso la sensazione di un parterre di artisti messo insieme per non scontentare nessuna fascia di pubblico.
Per analizzarli, li divideremo in tre categorie. Premettendo che questo articolo è, come ogni anno, ampiamente di parte.
Nella prima ci sono i talentuosi. Per entrare a far parte della categoria Big si dà per scontato che i cantanti siano noti alla stragrande maggioranza del pubblico. Ma da quando il mondo dei talent show ha pesantemente influenzato quello del festival della canzone italiana, capita spesso di trovarsi davanti a giovinastri dal talento dubbio, noti soltanto a quella categoria di persone che ogni giorno cerca in televisione il loro format canoro preferito.
Quest’anno, tra loro, sfileranno sul palco dell’Ariston:
- Lorenzo Fragola, con il brano “Infinite volte”. Ha vinto l’ottava edizione di X-Factor, e già l’anno scorso aveva partecipato al festival, posizionandosi al decimo posto. All’epoca Carlo Conti, già direttore artistico, aveva giustificato la sua ammissione alla gara dicendo che non si poteva non tenere conto dell’enorme successo che aveva ottenuto vincendo il programma di Sky. Ora, visto il suo tremendo flop nella graduatoria della scorsa edizione, viene spontaneo chiedersi dove sia questo successo, e come si può giustificare la partecipazione di un’artista, chiamiamolo così, che non ha ancora fatto sentire nulla di rilevante o quantomeno orecchiabile. Inoltre, il suo unico album fin ora prodotto, “1995”, ha venduto 25.000 copie, ovvero una soglia che dieci anni fa non sarebbe bastata a farlo entrare nella categoria Big, quando il criterio di scelta si basava sull’effettiva diffusione dei dischi dei cantanti e sulla loro popolarità.
- Noemi, in gara con “La borsa di una donna”. Nell’ormai lontano 2009 ha partecipato alla seconda edizione di X-Factor, ed è diventata una specie di dazio che gli spettatori di Sanremo devono ormai pagare. Partecipa infatti al festival esattamente un anno si e uno no. Ottenendo anche buoni risultati. Nel 2010 si è classificata al quarto posto, nel 2012 al terzo e nel 2014 al quinto. I brani da lei portati sono almeno orecchiabili e tra i meno brutti presentati dalla marmaglia uscita dai talent, grazie anche alla sua voce almeno particolare e il suo stile meno urlato rispetto a quello dei suoi colleghi. Sarebbe però bello scoprire, giusto per sorprendersi, che nel 2018 non si presenterà ancora una volta.
- Annalisa, con “Il diluvio universale”. Anche lei recidiva, reduce dal quarto posto dell’anno scorso, sicuramente immeritato, vista la mediocrità del brano “Una finestra tra le stelle”. Lei ha partecipato anche nel 2013, arrivando nona, e proviene dal talent Amici di Maria De Filippi. Un altro volto ormai ricorrente tra i partecipanti, almeno non si può dire non abbia successo, visto che in quattro album ha accumulato un totale di oltre 270mila copie vendute. Quest’anno ha anche esordito come attrice nel film “Babbo Natale non viene da nord” di Maurizio Casagrande.
- Alessio Bernabei, con il brano “Noi siamo infinito”. Ex-frontman dei Dear Jack, terribile band uscita vincitrice morale dall’edizione 2013 di Amici di Maria De Filippi. Ha deciso quest’anno di affrontare una carriera da solista, in teoria quindi dovrebbe essere una Nuova Proposta. Ma Carlo Conti, nella sua infinita magnanimità, ha deciso di prenderlo tra i Big, offrendogli subito pronta una nuova immagine e un’occasione di lancio.
- Dear Jack, e il loro “Mezzo respiro”. Proprio così. I Dear Jack, con il nuovo frontman Leiner Riflessi, si troveranno in gara contro il loro ex capogruppo. Una mossa evidentemente tattica di Conti per attirare spettatori. Peccato che con la loro partecipazione al festival dell’anno scorso non abbiano proprio fatto faville, posizionandosi settimi.
- Francesca Michielin, in gara con “Nessun grado di separazione”. Ha vinto l’edizione 2011 di X-Factor e da allora ha pubblicato due album. Non ha mai partecipato al festival, anche se nel 2012 aveva fatto una fugace apparizione nella serata dei duetti, per cantare insieme alla sua collega di talent Chiara Civello.
La seconda categoria è molto più curiosa. Si tratta degli esclusi. Sì, perché quest’anno Carlo Conti ha chiamato gran parte dei cantanti non ammessi in gara durante la scorsa edizione. Si spera non con le stesse canzoni, perché allora si creerebbe il giusto dubbio del perché doverli ascoltare quest’anno quando non erano stati accettati durante quello precedente.
Tra questi:
- Deborah Iurato, in coppia con Giovanni Caccamo, con il brano “Via da qui”. Chi sia la Iurato non è dato saperlo, ha vinto un’edizione di Amici e in seguito il nulla. Nemmeno Wikipedia può aiutarci, visto che ad oggi non esiste una pagina a suo nome. Giovanni Caccamo è invece il vincitore della sezione Giovani della scorsa edizione, quindi la sua partecipazione è quasi scontata.
- Rocco Hunt, con “Wake Up”. Vincitore della sezione Giovani nel 2014, e dato come scontato partecipante l’anno scorso, non è stato poi infine ammesso nella scorsa edizione. Il suo stile è sicuramente diverso dal solito Sanremo e quindi potrebbe essere una delle piacevoli sorprese di quest’anno.
- Dolcenera, con “Ora o mai più”. È una vecchia conoscenza del Festival, infatti vi ha partecipato ben quattro volte. Nel 2003 vinse la sezione Giovani con “Siamo tutti là fuori”, nelle successive partecipazioni tra i Big non ha mai brillato particolarmente, ma le sue canzoni sono sempre risultate perlomeno orecchiabili. Inoltre ha una voce molto possente, con il giusto testo potrebbe anche risultare interessante.
- Clementino, con “Quando sono lontano”. Non ha mai partecipato al festival e l’anno scorso non è riuscito ad entrare in gara. Il suo stile è molto simile a quello di Hunt, ed essendo entrambi campani potrebbero pestarsi i piedi a vicenda. Ma nel tempo ha saputo farsi strada da solo senza talent e senza spintoni, quindi potrebbe anche stupire tutti con un brano riuscito.
- Stadio, con “Un giorno mi dirai”. La band storica guidata da Gaetano Curreri è in giro dal lontano 1977 e rappresenta uno dei gruppi più vecchi della musica italiana. Sicuramente al festival faranno la parte dei veterani, con ben 14 album di inediti all’attivo. Hanno partecipato già quattro volte, la prima nel lontano 1984 e l’ultima nel 2007, senza mai vincere. Chissà che non sia questa la volta buona.
- Patty Pravo, con il brano “Cieli immensi”. Gerontessa della musica italiana, scartata l’anno scorso per evitarci lo scempio della sua plastica facciale, quest’anno ci tocca. Forse sarà una coincidenza il ricorrere del cinquantennale della sua carriera con questa partecipazione. Una voce che sicuramente in passato ci ha regalato pezzi immortali della musica italiana ma che ora può risultare fuori tempo massimo. Piacerà sicuramente alle old generation. All’attivo nella sua sconfinata carriera ben 28 album e otto partecipazioni a Sanremo (ma nessuna vittoria).
- Valerio Scanu, con “Finalmente piove”. Vincitore nel 2010 con la pessima “Per tutte le volte che” ed ex amico di Maria De Filippi. Lo avevamo scansato l’anno scorso, ma dopo la partecipazione all’ultima edizione di Tale e quale show di Carlo Conti, era prevedibile trovarlo in gara. Pare proprio che a volte Conti mandi avanti le persone a cui è affezionato.
La terza e ultima categoria comprende semplicemente tutti gli altri. Ed è qui che si trovano forse i nomi più imprevedibili e interessanti del mazzo.
Ecco quindi:
- Arisa, con “Guardando il cielo”. Lei a Sanremo ha fatto un po’ di tutto: ha vinto un’edizione Giovani, ha vinto la sezione Big, si è presentata come duettante di Max Pezzali e lo ha anche presentato l’anno scorso. In totale ha partecipato quattro volte e, anche se la canzone più interessante rimane quella del suo esordio “Sincerità”, non si può dire che non sia una cantante a tutto tondo, capace sia di portare brani melodici e tipicamente sanremesi che altri più ritmati e divertenti. Vedremo in che direzione si muove quest’anno.
- Zero Assoluto, con “Di me e di te”. Questo duo gioca in casa, visto che uno dei due componenti è il figlio di Mario Maffucci, direttore di Sanremo dal 1982 al 2000. Hanno partecipato due volte consecutive, nel 2006 e 2007, ottenendo un grosso successo soprattutto con le vendite dei relativi album. Da quattro anni a questa parte sono quasi scomparsi dalla circolazione, con un album pubblicato e andato male, ed è per questa che la loro presenza risulta quanto mai curiosa.
- Irene Fornaciari, canterà “Blu”. Figlia del grande Zucchero, ha esordito a Sanremo 2009 tra le Nuove Proposte, per poi tornare altre due volte, ma senza mai andare oltre la sesta posizione. Del padre ha preso la grande vocalità e anche lo stile musicale. Difficilmente vincerà, ma se non altro potrebbe portare un brano divertente se non addirittura ballabile.
- Enrico Ruggeri, con “Il primo amore non si scorda mai”. Altro grande veterano della musica e del festival di Sanremo. Ogni volta si è differenziato nelle sue partecipazioni, portando pezzi che sapevano variare sia per stile che per contenuto. Ha partecipato ben nove volte, la prima nel 1980 e l’ultima nel 2010. Ha vinto due volte, prima in trio con Gianni Morandi e Umberto Tozzi nel 1987 con la storica “Si può dare di più”, e poi come solista nel 1993 con l’altrettanto storica “Mistero”. Non ha mai deluso veramente, quindi anche questa volta ci si aspetta un brano almeno interessante.
- Neffa, con “Sogni e nostalgia”. Caso più unico che raro nel panorama musica italiano. Neffa ha infatti vissuto tante diverse vite musicali: rap, hip hop, pop, solista, in duo, in gruppo e anche solo batterista. Ha partecipato a Sanremo con lo swing “Le ore piccole” nel 2004, e non è mai più tornato. La sua partecipazione è sinceramente imprevedibile, potrebbe uscire qualsiasi cosa dal suo brano.
- Morgan, per l’occasione ritrovatosi con i Bluevertigo, presenta il brano “Semplicemente”. Solista dal 2002 ma stavolta in gara con i vecchi compagni, con i quali ha già partecipato nella sezione Giovani nel 1994 e tra i Big nel 2001. Nel 2010 avrebbe dovuto partecipare ma fu escluso dalla gara a causa delle sue dichiarazioni sul suo abuso di droghe. Ormai da vari anni più che un artista musicale è un personaggio mediatico, sia per le sue dichiarazioni controverse che per l’essere stato il più polemico e sopra le righe tra i giudici delle prime edizioni di X-Factor.
- Elio e le storie tese, con “Vincere l’odio”. Probabilmente il gruppo più interessante del festival. Sono irriverenti, divertenti e musicalmente particolari, tanto dall’essere il polo di attrazione di questa edizione. Sono arrivati secondi nel 1996 con la storica “La terra dei cachi”, posizione bissata con la loro seconda partecipazione nel 2013. Entrambe le volte hanno vinto il premio della critica Mia Martini. Nel 2008 sono anche stati conduttori del DopoFestival. Molto poliedrici e, come Neffa ma per motivi diversi, sicuramente imprevedibili.
I bookmaker già si stanno scatenando con la caccia al papabile vincitore e probabilmente avranno ragione nel trovarlo nel talentuoso di turno. La speranza è che questa volta, come raramente accaduto negli ultimi anni, a vincere sia il più bravo.