di Roberto Colli

Torna al teatro Bellini di Napoli l’appuntamento fisso con Dignità Autonome di Prostituzione, questa volta in versione natalizia, con la “christmas edition”.
Lo spettacolo, per chi non lo conoscesse, porta lo spettatore in un teatro destrutturato, allestito a mo’ di bordello: lo chiamano “la casa chiusa dell’arte”. L’idea alla base è semplice: in un tempo in cui lo stato non finanzia la cultura, la cultura deve prostituirsi per sopravvivere. Ed ecco che attori e attrici diventano prostitute e vendono le loro prestazioni, previa contrattazione, agli spettatori, in cambio dei dollarini che sono forniti col biglietto. Così lo spettatore si ritrova catapultato in un mondo diverso dal quotidiano, dove il rosso delle luci che dipingono il teatro accompagna una esperienza itinerante e interattiva nei meandri del teatro e, perché no, anche fuori, seguendo attori e attrici.
Altra peculiarità dello spettacolo è la grande varietà proposta. Si spazia infatti da monologhi tratti da classici della letteratura, ad altri scritti dal regista, a momenti di intrattenimento musicale e cabarettistico, in spettacoli, musicali e non, messi in scena dagli attori stessi. La serata che ne deriva è leggera ma ciononostante intensa e ricca di emozioni di ogni specie.
L’insolito format, ideato da Betta Cianchini e Luciano Melchionna – quest’ultimo anche regista dello spettacolo – esiste ormai da nove anni, di cui sei passati al Bellini di Napoli. Questa longevità basta a dare un’idea di quanto lo spettacolo riesca ogni anno ad affascinare il pubblico napoletano.
Le novità di quest’anno sono, oltre alle collaborazioni che impreziosiscono lo show, fra cui il gruppo napoletano “La Maschera”, le date scelte. Lo spettacolo è infatti messo in scena dal 17 dicembre fino al 31 compresi 25 e 26 dicembre. Particolarmente caratteristica sarà inoltre la replica di capodanno, in cui si andrà avanti per tutta la notte, fino all’alba del giorno successivo, avendo a disposizione infiniti dollarini per poter passare un capodanno diverso dal solito, in un teatro traboccante di arte e di passione.

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