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Oscar 2016: trionfo di Morricone e Di Caprio, Iñarritu raddoppia. L’Academy premia il cinema multiforme

"Il caso Spotlight" miglior film dell'anno

“Il caso Spotlight” miglior film dell’anno

di Marco Chiappetta

Sulla scia polemica dell’esclusione di attori neri dalle nomination, stemperata dall’ironia dello showman Chris Rock, la notte degli Oscar si è svolta con brio e leggerezza, con molte conferme e qualche sorpresa. Il miglior film dell’anno è “Il caso Spotlight”, brillante film-inchiesta su un atroce caso di pedofilia avvenuto a Boston, che si aggiudica anche (e soltanto) il premio per la miglior sceneggiatura originale. Il grande favorito della serata, “Revenant”, a fronte di 12 nomination, porta a casa tre statuette: miglior regia (seconda consecutiva per Alejandro Gonzàlez Iñarritu), miglior fotografia (terza consecutiva per Emanuel Lubezki) e, a furor di popolo, il miglior attore protagonista, un Leonardo DiCaprio forse mai così bravo nell’interpretazione sanguigna ed estrema di un uomo in lotta con la vita e la natura. Sia il regista messicano che il divo pronunciano discorsi importanti, chi sulle minoranze di razza ed etnia, trascurate dal cinema e dall’America tutta, chi sulla minaccia climatica che incombe sul pianeta. Grande protagonista della serata è il blockbuster “Mad Max: Fury Road”, reboot del franchise di George Miller, che si aggiudica ben sei statuette, come si suol dire “tecniche”: montaggio, montaggio sonoro, mixaggio sonoro, costumi, scenografia e trucco. Trionfa come attrice protagonista Brie Larson nel film “Room” (in uscita in Italia il 3 marzo), come non protagonista la svedese Alicia Vikander nel suo dolente ruolo in “The Danish Girl”. “Il ponte delle spie” di Spielberg porta a casa la statuetta del miglior attore non protagonista, il bravissimo Mark Rylance, che sbaraglia la concorrenza di Tom Hardy (“Revenant”) e del redivivo Sylvester Stallone di nuovo candidato quarant’anni dopo nel suo ruolo cult di Rocky Balboa, nell’ennesimo capitolo della serie, “Creed”.

Miglior attore protagonista, Leonardo Di Caprio

Miglior attore protagonista, Leonardo Di Caprio

Tra i momenti più emozionanti della serata è quando il nostro Ennio Morricone sale sul palco a ritirare il premio per la colonna sonora di “The Hateful Eight”. Snobbato per mezzo secolo e premiato finora solo con un Oscar alla carriera riparatore, il maestro, parlando in italiano con una voce strozzata dall’emozione e lo sguardo fisso e tremante sul suo discorso, ha avuto parole di gratitudine per Tarantino e d’amore per il cinema, dedicando il trionfo alla moglie Maria, da sempre sua consigliera e compagna di vita. Come miglior film straniero vince prevedibilmente il bel film ungherese “Il figlio di Saul”, dell’esordiente classe ’77 Làszlò Nemes, già premiato col Grand Prix a Cannes e col Golden Globe: racconta l’odissea claustrofobica e agghiacciante di un Sonderkommando in un campo di concentramento. Vittoria altrettanto meritata e scontata nella categoria animazione del capolavoro Pixar “Inside Out”, di Pete Docter (già premiato a suo tempo per “Up”) e Jonas Rivera. Il premio per la miglior sceneggiatura non originale spetta a “La grande scommessa”, frenetico film sulla crisi finanziaria e chi la profetizzò. Tra gli altri premi: migliori effetti speciali per “Ex Machina”, miglior canzone originale “Writing’s On The Wall” (Sam Smith, James Napier) contenuta nel nuovo episodio di 007, “Spectre”; miglior documentario “Amy” di Asif Kapadia e James Gay-Rees (incentrato sulla compianta Amy Winehouse); miglior cortometraggio di finzione “Stutterer”, documentario “A Girl In The River: The Price Of Forgiveness”, di animazione il cileno “Historia de un oso”.
Insomma, l’Academy quest’anno ha voluto accontentare un po’ tutti, storie diverse e anche visioni di cinema opposte: dal film inchiesta spoglio e asciutto, al blockbuster esagitato e cinetico, al western moderno e contemplativo, passando per le immancabili storie vere e vicende storiche, nel segno di un cinema sempre più multiforme e sempre capace di rinnovarsi.

Ennio Morricone, oscar per la miglio colonna sonora

Ennio Morricone, Oscar per la miglio colonna sonora