di Marco Passero
La Commissione europea ha adottato un nuovo piano d’azione per migliorare la protezione della natura e della biodiversità nell’UE, nell’interesse dei suoi cittadini e dell’economia. Il piano comprende 15 azioni da eseguire entro il 2019 per migliorare rapidamente la realizzazione delle direttive “UccelliHabitat”, che sono le politiche di riferimento dell’Unione nel settore della protezione della natura. Queste direttive istituiscono la rete coordinata di zone protette con una ricca biodiversità più grande al mondo (Natura 2000 network), che copre più del 18% della superficie terrestre e del 6% del territorio marittimo dell’UE. Fornendo dei servizi ecosistemici quali depositi di carbone, purificazione delle acque, pollinizzazione e turismo, queste zone protette apportano da sole un contributo compreso tra l’1,7 e il 2,5% del PIL dell’Unione.
Il piano d’azione ha come obiettivo il miglioramento della gestione di queste zone, la creazione di un legame tra la protezione della natura e le attività socioeconomiche e, più in generale, la collaborazione con le autorità nazionali, i portatori d’interesse e i giovani.
Le quindici azioni che devono essere condotte entro il 2019, sono fissate su quattro aree prioritarie: migliorare gli orientamenti e le conoscenze e garantire una miglior coerenza con obiettivi socioeconomici più ampi; favorire un’appropriazione politica e rafforzare il rispetto della normativa; consolidare gli investimenti nella ricerca Natura 2000, migliorando l’utilizzo dei fondi dell’Unione; potenziare la comunicazione e la sensibilizzazione di cittadini, parti interessate e comunità.
Le direttive relative alla natura [direttiva “Uccelli” (1979) e direttiva “Habitat” (1992)] sono la pietra angolare della politica dell’Unione europea in materia di biodiversità. Esse sono state oggetto, nel quadro del programma della Commissione per un regolamentazione affilata e performante (REFIT) di un “bilancio di qualità” teso a valutare la loro performance complessive sul piano dell’efficacia e dell’efficienza. Il bilancio di qualità ha coinvolto tutte le parti interessate e ha soprattutto dato luogo alla mobilizzazione positiva di più di 500 000 cittadini, che hanno potuto esprimere il loro sostegno alle direttive nel corso nella consultazione pubblica organizzata dalla Commissione – evento che ha visto un livello di partecipazione molto elevato.
Le conclusioni della Commissione circa il bilancio di qualità delle direttive “Uccelli” e “Habitat” sono state pubblicate il 16 dicembre 2016. Esse hanno confermato che le direttive relative alla natura ben si adattano alla loro finalità, ma che, se si vuole che raggiungano i loro obiettivi e realizzino pienamente il loro potenziale, occorrerà migliorarne significativamente la messa in opera, sia dal punto di vista dell’efficacia che dell’efficienza, in collaborazione con le diverse comunità delle parti interessate negli Stati membri e nell’UE nel suo insieme, in modo di conseguire dei risultati concreti sul campo.Il piano di azione è stato elaborato, alla luce delle constatazioni sul bilancio di qualità, da una squadra composta da 10 commissari; anche Karl-Heinz Lambertz, vice-presidente del Comitato europeo delle regioni, ha preso parte all’iniziativa in virtù del ruolo chiave giocato dalle autorità regionali e locali nell’attuazione delle direttive.