di Riccardo Pulcini
Silenzioso, cullavo i miei pensieri.
Li dondolavo al ritmo di un pazzo.
Soffocato dalla loro pesantezza,
li lasciai lentamente scivolare
negli antri più lontani della mia vita.
Chiuso, contorto, ritratto ed intricato,
ero dentro di me.
Come una foresta di rovi
che trafigge le mie parti più vive e le stritola,
fino a sentire il veleno che si impossessa della mia vita.
Disperato ed affranto,
cercavo invano con gli occhi
uno squarcio liberatorio in cui infilarmi.
D’un tratto, smisi di cercare.
E allora capii.
Il Cielo dentro di me.