di Stefano Santos
NAPOLI – L’approvazione della fiducia al Governo Berlusconi ha scatenato reazioni accesissime tra gli studenti di tutt’italia ha fatto riaccendere l’onda delle manifestazioni di piazza. La cosa però non ha colto di sorpresa gli studenti del Mercalli, i quali attendevano l’esito delle votazioni per decidere come avrebbero agito di conseguenza. Dopo un rapido passaparola si sono riuniti in una nuova assemblea. La partecipazione è stata minore rispetto all’assemblea precedente, ma l’ordine del giorno non era meno importante: si doveva decidere, infatti, mediante una votazione, se continuare con l’occupazione o procedere con un’assemblea permanente, con le prime tre ore di frequenza obbligatorie. Tutto ciò in un’atmosfera suggestiva (quasi surreale, dato l’insolito orario serale, le 19) ma distesa ed euforica. Tanto che i rappresentanti hanno fatto fatica a gestire la folla e mantenere il silenzio mentre prendevano la parola, esortando ognuno alla partecipazione, esponendo l’alternativa all’occupazione e raccomandando i ragazzi di assumersi appieno la responsabilità di quello che stavano per compiere. I ragazzi che avrebbero votato a favore dell’occupazione, infatti, hanno dovuto consegnare il proprio nome, cognome e numero di cellulare.
Le opinioni sono state molto variegate, sia per i pro che per i contro. I primi per la Riforma Gelmini, per la succursale fatiscente, per la scuola intesa come istituzione vista come estranea, i secondi per i danni che l’edificio ha subito durante i giorni d’occupazione, per il diritto allo studio negato e perché “è una perdita di tempo”.
La votazione è stata poi organizzata sezione per sezione, con addetti che prendevano nota delle scelte di ciascuno. I primi exit-poll segnalavano percentuali prossime al 100% in molte sezioni (D,E,F,G,H,I), con l’eccezione della A, in cui, seppur di poco, i favorevoli a una assemblea superavano quelli per l’occupazione. Il conteggio ufficiale, basato su 468 voti validi su 475 (7 assenti e 2 astenuti) ha visto la vittoria plebiscitaria del sì all’occupazione, 394 voti (l’84,2%) contro 74 (il 15,8%).
Il Mercalli sceglie dunque di proseguire nella sua forma di contestazione, mentre a Napoli, in mattinata, anche il Liceo Umberto I ha occupato il proprio istituto.