di Riccardo Pulcini
Sguscia via potente
la luce tra i resti del buio.
Butto l’occhio tra gli squarci di luce,
muovo le mani nel buio.
Dalle ferite nascono fiori recisi
che urlano al vento
‘Non è mai abbastanza’.
Vado oltre con ogni mezzo,
fino ad esaurire la fonte del tempo.
Ho fame d’eterno,
tra un colpo preso e l’altro che attendo.
Vado avanti a passo svelto,
senza il bisogno di guardarmi indietro,
perchè tutto si è già preso il mio peggio,
perchè tutto ha già giudicato il mio meglio.
Mi girai indietro solo un momento,
per vedere il fiore che si apriva
alle porte del tempo,
come un cuore che si apre
e sa già ch’è inverno.