Home » Editoriali ed elzeviri, News » Una scomoda verità: numeri sul nucleare

Una scomoda verità: numeri sul nucleare

Pubblichiamo in esclusiva il cortometraggio scritto e diretto da Brando Improta dal titolo “Prima o poi”.

di Roberto P. Ormanni

Promemoria di numeri da ricordare quando si parla di nucleare:
439 sono i reattori nucleari funzionanti nel mondo, di questi:
104 negli USA
55 in Giappone
31 in Russia
59 Francia;
6 le centrali nucleari francesi che lavorano esclusivamente per l’Italia;
20% è la percentuale del fabbisogno energetico nazionale coperto dalle centrali nucleari francesi;
76% la percentuale dei consumi energetici della Francia coperto dalle proprie centrali nucleari;
155.000 kmq è la superficie dell’area contaminata dalle radiazioni dell’incidente di Chernobyl;
3,2 milioni (di cui un terzo bambini) sono le vittime (dirette ed indirette) del disastro;
400.000 sono gli abitanti evacuati definitivamente dai propri territori dopo l’esplosione della centrale;
11.000 i casi di cancro tirodeo nei bambini della Bielorussia;
2.500 le nascite annuali con anormalità genetiche (3% dei nati) in Bielorussia;
la produzione nucleare ricopre il 6,4% di tutta la energia prodotta nel mondo e il 15% dell’energia elettrica mondiale;
per costruire la centrale nucleare statunitense di Maine Yankee negli anni Sessanta, sono stati spesi 231 milioni di dollari. recentemente si è concluso il suo ciclo produttivo e per smantellarla sono stati stanziati 635 milioni di dollari;
7 i livelli stabiliti dalla IAEA (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica) per la scala INES, utile a valutare la gravità dei possibili eventi in una centrale nucleare. Gli incidenti di Chernobyl, del 1986, o di Fukushima, nel 2011, sono considerati di livello 7;
il 5 Aprile 2011 lo iodio radioattivo trovato nell’acqua marina davanti al reattore numero 2 della centrale nucleare di Fukushima era 7,5 milioni di volte superiore al limite legale. Il cesio-137, invece, di 1,1 milioni di volte oltre la norma consentita;
circa 80.000 i residenti nel raggio dei 20 km dalla centrale di Fukushima costretti all’evacuazione;
dal 1978 negli USA non sono state più costruite nuove centrali nucleari;
dal 1991 in Francia non sono state più costruite nuove centrali nucleari;
nel 2011 la Svizzera ha bloccato la costruzione di nuove centrali nucleari sul territorio;
la produzione di rifiuti di una centrale nucleare è generalmente divisa fra:
1000 milioni di m3 di rifiuti industriali
10 milioni di m3 di rifiuti industriali tossici
40 mila m3 di rifiuti radioattivi (totale)
4 mila m3 di rifiuti radioattivi ad alta attività;
il costo dell’EPR da 1600 MW elettrico (il reattore europeo di III Generazione fornito dalla franco-tedesca Areva) viene valutato attualmente, nei paesi occidentali, da 4 a 4,5 miliardi di euro;
gli attuali reattori di III Generazione (AP1000 Westinghouse, EPR Areva) hanno un tempo di costruzione di circa 50 mesi.