di Riccardo Pulcini
Fu il suo odore
a incatenarmi il cuore per primo,
un odore che era un profumo.
Fu poi la volta degli occhi,
che parevan aver sottratto la luce
a chissà qual universo.
Incontro di destini infelici,
sfioratisi dolcemente
nell’amaro istante
che osò sfidare l’eterno.