di Lisa Davide
Il teatro è freddo
ed io sono una come te: giovane, comune.
Tu ed io possiamo essere tutto,
possiamo essere niente
in questo teatro.
Dobbiamo inventarci
una musica nuova
per far cantare altri come noi
ed una scena nuova
per ricostruire la realtà.
Cè poco da fingere,
c’è da metterci insieme
perchè abbiamo paura e tutto da perdere
e questo momento,
duro
il nostro punto estemo,
le nostre colonne da varcare.
Nel nostro gruppo
prendiamo i misogeni e
chi vuole essere sordo
e chi vuole essere cieco.
Prendiamo gl’autori
della grandezza del male,
chè la loro è funzione rigida;
e noi nella nuova azione scenica
contro di loro giochiamo
e gli distruggiamo il mito crudele sul quale comodi stanno;
li mettiamo in ginocchio
davanti ad un gesto di cambiamento.
Noi, tutti insieme,
allestiamo un nuovo mondo,
sciogliamo la rassegnazione
a questa bella tragedia.
Il contenuto ed i protagonisti di quest’opera siamo noi.
Con il linguaggio di sempre
possiamo lanciare nuove sfide.
In questo freddo teatro
il nostro ruolo è fare una bella rivoluzione,
in questo incubo
deve rinascere subito
per il mondo
la voglia di una regia migliore.
Sul tempo doloroso ed oscuro
adesso è giusto che per sempre cali il sipario.