di Riccardo Pulcini
Cado nel fango.
Ci sguazzo dentro.
Abbandono le mie membra
stanche, all’ardore di un cuore ingrato.
Mi scrollo da dosso il fango,
con un’esplosione dello spirito.
Impetuosa l’anima si eleva
alle porte del Cielo.
Sono vittima e carnefice
delle passioni più segrete,
per una cicatrice mezza aperta,
sul mio spirito infelice.