di Riccardo Pulcini
Dolce Notte,
affido a te le mie paure.
A te rimetto le sofferenze
di un’anima affannata.
Dolce Notte,
nascondi tutto!
Ricopri di pece nera
gli orrori maledetti
che ci costringe perverso
a guardare il giorno.
Rinchiudi nel tuo seno
le lacrime ghiacciate
sgorgate dagli occhi
di un cuore malandato,
e dona ad esse vita nuova.
Dolce Notte,
Al giorno io affido il mio corpo
trasandato e martoriato
dagli affondi del tempo.
Ma in te io pongo il mio spirito
purificato dentro lacrime ghiacciate,
e ti prego di portarlo come un vascello
dentro il cuore dell’Eterno.