di Lisa Davie
La parola è un urlo
è un silenzio vuoto
La voglia di cambiare
è la paura di cambiare
la paura è l’inerzia
La musica è la musica del passato
o l’incomprensione dolorosa
la poca voglia di avere quello che si ha intorno
chi canta urla o non canta più
Le poesie sono più denuncie delle denuncie fatte alla polizia.
La casa è un sogno alle volte quasi utopia
Spesso una nostalgia che si strizza in gola
Ed io sono te. Ed io sono lui, lei.
ed io sono un conto da pagare,
un “fine mese” da sperare;
ed io sono una disoccupata in cerca di soldi e cibo.
Ed io vorrei sposarmi, ma non ho casa.
E sono malata perché l’aria è sporca.
Ed io che canzone dovrei scrivere?
E quale bella poesia?
E che sogni dovrei avere?
Mi mandi in Crisi.
Ma il sangue, il sole e la mente
Mi basteranno per farti un fiore secco
E Un’altra Poesia.
Resterai meno importante di una inesistente nostalgia d’un uomo mai nato e morto già da secoli.