di Lisa Davide
Una casa può essere una prigione
Gl’occhi che guardi possono essere un manicomio.
Hai dovuto chiudermi gl’occhi
hai dovuto strapparmi i pensieri
hai inchiodato il tuo male nel muro
che hai costruito intorno al mio cervello
Mi hai costretta a perdermi,
hai fatto fatica a convincermi
che non potevo nulla.
Ma adesso nella tua follia
non mi vedo più,
il tuo veleno non mi ha saziata.
Io voglio la mia poesia
io voglio la mia musica
libera, di non essere gradita
però libera.
Le tue catene non sono più le mie collane
mi conservo solo le cicatrici
per non dimenticare.
Una casa può essere una prigione
Gl’occhi che guardi possono essere un manicomio.
Io ad impazzire per te non ci sto più
Voglio la mia poesia
voglio la mia musica
voglio sbagliare strada per conto mio
voglio annegare quando vorrò annegare per me
e voglio la mia gioia.
Fine dei giochi.
Basta con questo massacro
in silenzio.