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I falsi miti sulla Lega Nord – Mario Borghezio/2

di Bruno M. Criscuolo

“LA LEGA NON HA MAI INCITATO ALL’ODIO RAZZIALE. E’ SEMPRE STATO UN MOVIMENTO DI DEMOCRAZIA DAL BASSO, CONTRARIO ALLA VIOLENZA”
[cit. Mario Borghezio, nel documentario sulla Lega Nord “Camice verdi”]

Alla fine del 1990 M.Pirani in un editoriale su “la Repubblica” si interrogava sulle ragioni del successo della novità leghista considerava che il «razzismo, di cui il movimento è accusato e che spiegherebbe anche, secondo una critica facile quanto scontata, il successo incontrato, attribuibile ai demagogici slogan anti-terroni e anti-vu’ cumprà. Ora, non che questi slogan non siano diffusi con disinibita improntitudine e non corrispondano a reattività emotive determinate dall’ afflusso crescente di immigrati di ogni provenienza, ma, purtuttavia, non ci sembra questa la radice prima di un così ampio consenso. Se mai ne costituisce il collante che salda gli umori popolari immediati alle paure e alle insofferenze più articolate dei ceti d’impresa.”
Nel ‘93 in “Razzismi. Un vocabolario” di L. Balbo e L. Manconi, alla voce «leghismo» si afferma, fra l’altro, che «l’ostilità contro gli immigrati extracomunitari (così come l’ostilità contro gli immigrati meridionali fino al 1990) costituisce un tratto qualificante dell’identità della Lega e del suo discorso pubblico; il rifiuto della diversità è elemento costitutivo della subcultura leghista».