Home » Napoli, Politica » Il miracolo dei rifiuti

Il miracolo dei rifiuti

di Enrico Massa

Nonostante la dignità restituitaci ed i miracoli compiuti dal “governo del fare” in Campania (non avevano trovato una soluzione duratura al problema?), Napoli è ancora pienamente colpita dall’emergenza rifiuti. Comunque, pare che non ci sia da preoccuparsi: il premier Silvio Berlusconi ha annunciato che la situazione sarà risolta entro dieci giorni. Come se una situazione dalla lunga storia, un’agonia durata decenni, come il problema dei rifiuti a Napoli, si potesse risolvere in un lasso di tempo così breve. Infatti il commissariamento della situazione dei rifiuti risale al lontano 1994, e la situazione di emergenza è durata fino al 17 Dicembre 2009, quando per poter ottenere maggior consenso popolare anche senza aver trovato una soluzione duratura, il Consiglio dei ministri annunciò con un decreto legge la fine della “problematica rifiuti”. Tutti noi ricordiamo la situazione critica in cui vessava la nostra città appena due anni fa, e molti di noi si erano convinti che, con un misterioso quanto miracoloso intervento, il governo fosse riuscito a risolvere la situazione.
Ma quello che è stato fatto due anni or sono, a dire la verità, è davvero poco: è stato aperto un termovalorizzatore, quello di Acerra, il cui funzionamento non è di certo ottimale, avendo numerosi guasti tecnici; sono state create tre nuove discariche in posizioni non troppo indicate (una addirittura in un parco nazionale). E adesso, con il termovalorizzatore che non fa bene il suo lavoro e le discariche quasi piene, il timore di ritrovarci nuovamente sommersi dai rifiuti si fa ancora più vivo. Secondo i dati ufficiali, come abbiamo già detto, la crisi sembra essere terminata meno di un anno fa, ma la situazione sembra peggiorare sempre di più, e le risposte ai problemi sempre meno concrete.
A Terzigno in questi giorni, il clima è molto teso: in seguito alla proposta di creare una nuova discarica nell’ormai bistrattato parco nazionale, la popolazione è insorta manifestando e occupando le strade -anche con metodi violenti – che portano all’attuale discarica. Bruciando i camion della raccolta e scontrandosi con le forze dell’ordine, i manifestanti hanno dato vita ad un clima da vera e propria “guerriglia civile”, senza che nessun si degni di trovare una soluzione alternativa. La situazione rischia di aggravarsi ancora di più: se non vogliamo nuovamente trovarci ricoperti dai rifiuti sarebbe giunto il momento di risolvere il problema. Una volta per tutte.