di Francesco Astarita
“16.36 – Il Genoa si arrende al pubblico. Tutti i calciatori si stanno togliendo la maglia, evidentemente non ritenuti degni di indossarla dalla frangia di ultras che sta contestando, seguendo dunque le precise richieste di qualche minuto fa. Rossi si è fatto consegnare tutte le maglie e si appresta a portarle agli ultras”.
Si può sintetizzare più o meno così quanto avvenuto a Genova domenica scorsa.
Una frangia di ultras della tifoseria della squadra genoana ha preteso le magliette del proprio team dagli stessi giocatori, dato il pesante risultato che stava maturando sul campo (0-4) a favore della formazione ospite, il Siena di mister Sannino.
Il direttore di gara è stato costretto a fermare dunque il gioco, che riprenderà all’incirca una quarantina di minuti dopo l’accaduto.
Seguiranno degli scambi di battute neanche troppo serene tra il questore di Genova ed il presidente del Genoa Calcio, Enrico Preziosi.
Laconico il commento del presidente della FIGC, Giancarlo Abete: “Non e’ pensabile che il mondo del calcio ceda a un ricatto davanti a soggetti identificabili e sanzionabili. Il problema è che questi episodi vanno denunciati, non si puo’ dire sono sempre gli stessi, altrimenti scatta un meccanismo omertoso che puo’ creare solo danni. Certi soggetti vanno denunciati e perseguiti, quando si hanno dei ruoli, sia a livello dirigenziale che di professionisti, ci si deve assumere la responsabilità”.
Intanto, Preziosi fa sapere di sentirsi in dovere di riflettere circa il suo futuro in società.
Per la cronaca, il Genoa sarà costretto a giocare due partite lontano dal Galileo Ferraris, a causa della squalifica inflitta dal giudice sportivo proprio quest’oggi. Queste le motivazioni: “Il Genoa – si legge – è oggettivamente responsabile del comportamento violento, aggressivo ed intimidatorio dei propri sostenitori”. La sanzione adottata dipende dalla “particolare gravità di quanto accaduto” e dalla “concreta possibilità che nel corso delle residuali gare di questo Campionato da disputarsi nello Stadio genoano si ricrei un intollerabile clima di violenza”.
Nuova, recentissima, pagina triste del mondo sportivo italiano.