di Francesco Astarita
Accade tutto a Los Angeles, la notte scorsa. Ron Artest, uno dei giocatori più duri di tutta la lega cestistica americana, si è reso protagonista di un gesto assolutamente da condannare. Durante la partita che la sua squadra, i Los Angeles Lakers, teneva contro gli Oklahoma City Thunder, “Metta World Peace” ha sferrato una gomitata che ha colpito in pieno viso James Harden, giocatore avversario.
Emblematico il fatto che, l’estate prima, pur di dimostrare al mondo di essere cambiato, l’ala di LA aveva deciso di cambiare il suo nome all’anagrafe in, appunto, Metta World Peace, letteralmente “incontra la pace nel mondo”.
Evidentemente, tutto questo non è servito. Infatti, il giocatore non è nuovo a certe situazioni: è ancora nella memoria di tanti, nel mondo sportivo americano in genere, la mega rissa scoppiata nell’allora campo dei Detroit Pistons, quando Artest militava negli Indiana Pacers. Un tifoso, reo di aver colpito l’ala con una bibita lanciata dagli spalti, fu vittima di una tentata aggressione. In quel caso, World Peace venne sospeso a lungo dalla federazione.
Quanto alla partita della notte scorsa, dopo un tentato chiarimento con i direttori di gara, Artest viene espulso.
Che il cambio di nome, da solo, non basti?