di Giacomo Palombino
Quella del Primo Maggio non è una festa come le altre. Ricordare l’importanza del lavoro, fondamento della nostra società, e riportare alla memoria lo sforzo che generazioni di uomini e donne hanno dovuto sostenere per ottenere i diritti e le prerogative che sono ormai parte della nostra cultura, sono le componenti che concedono a questa giornata un immenso valore simbolico.
In realtà per qualcuno significa qualcosa di più. Significa recarsi a Roma, appuntamento a piazza di Porta San Giovanni, per assistere ad un ormai tradizionale appuntamento musicale del nostro paese, quello che i più ricordano come il “concertone” del Primo Maggio. CGIL, CISL e Uil ormai dal 1990 si impegnano per dare a questa giornata la rilevanza che merita: un impegno finalizzato a sollecitare gli animi più sensibili affinché non rimangano indifferenti alla realtà lavorativa, e non solo, del nostro paese.
Sicuramente, però, quest’anno non ci sarà solo la musica a riempire la piazza. A rivelarsi su quel palco sarà anche il malumore, la paura che avverte la classe lavoratrice italiana. L’incertezza sarà lo stato d’animo dominante.
È per questo che il tema di quest’anno, la trama che accompagnerà gli spettatori dal primo pomeriggio fino alla sera, sarà “La Musica del desiderio: la passione, la speranza, il futuro”. Il desiderio è naturalmente quello di poter godere di un posto fisso, di un meritato stipendio, di una congrua pensione, e la musica costituisce appunto il mezzo tramite il quale tutto questo può sembrare, anche se per pochi istanti, realtà. Il veicolo tramite il quale più facilmente verrà diffuso un forte e caloroso sentimento di solidarietà. Il filo conduttore della giornata sarà costituito dalla reinterpretazione di dodici brani che hanno segnato la storia del rock, dai Led Zeppelin ai Rolling Stones, dai Beatles agli Who. Come nel 2011, inoltre, sul palco sarà presente un’orchestra, la “Roma Sinfonietta”, diretta dal maestro Mauro Pagani.
Per quanto riguarda la lista degli artisti, deve essere sottolineato che nel corso dei vent’anni di esibizioni questa si è impoverita. A differenza di qualche anno fa, che accanto ad artisti italiani vedeva come protagonisti nomi internazionali come Robert Plant, Iron Maiden e Chuck Berry, le ultime edizioni hanno presentato un palcoscenico per alcuni aspetti meno ricco. L’ultimo appuntamento degno di nota è stato forse quello del 2009, che, fra gli altri, ha visto cantare Vasco Rossi. Fortunatamente (o sfortunatamente per alcuni) una serie di nomi sono presenti, anche quest’anno, in scaletta. Fra questi ricordiamo Caparezza, che con la sua folta chioma di capelli riesce ogni anno a scatenare e divertire la folla, e gli Afterhours, appena tornati nei negozi di dischi con il nuovo album “Padania”. L’ospite internazionale, presenza irrinunciabile per cercare di invogliare il più possibile il pubblico a partecipare, sarà la band Young the Giant, al centro della scena musicale con il singolo “Cough Syrup”. Da non sottovalutare è anche la partecipazione di un notevole numero di band appartenenti alla giovane scena underground italiana, che saranno protagoniste nella prima parte della giornata.
Si spera che, nonostante una lista di nomi non sorprendente come altre edizioni, il concerto di piazza San Giovanni riesca a concedere ai suoi numerosi spettatori un piacevole momento di tregua.
Speriamo che funzioni.
Maggiori info su: http://www.primomaggio.com/