di Francesco Astarita
Napoli e Juventus disputeranno domenica 20 maggio, a Roma, l’attesa finale di Coppa Italia.
La competizione, spesso snobbata dai grandi team, soprattutto nel periodo clou della stagione, vede contrapposte quest’anno due squadre che bene hanno figurato nelle rispettive competizioni.
La squadra torinese, fresca vincitrice del campionato di A, è l’unica formazione uscita indenne dall’ultimo torneo nazionale. Granitica, concreta, pragmatica e agonisticamente parlando cattiva, la squadra di Conte è nettamente la favorita nel match di domenica. Ultima apparizione, sembra il caso di dire, per Alex del Piero, capitano ed idolo incontrastato dei tifosi bianconeri.
Possibile ultima apparizione tra le file degli azzurri anche per Ezequiel Lavezzi. Il Pocho, infatti, sembra già essere con un piede, oltre che con la testa, a Parigi, sponda Psg.
Mentre il presidente Aurelio de Laurentiis elogia l’argentino, parte della tifoseria è già pronto a disconoscere il proprio beniamino. Ma tant’è.
Il trofeo permetterebbe ai partenopei di raddrizzare una stagione cominciata bene ma sviluppatasi in malo modo, passando per la disfatta londinese contro il Chelsea, sancendo di fatto la fine della cavalcata europea, e culminata nell’esclusione dalla zona Champions League ai danni dell’Udinese.
Dall’altro lato, invece, la conquista della Coppa sarebbe la “classica” ciliegina sulla torta. Spesso, infatti, la squadra vincitrice del campionato di A bissa il proprio trionfo conquistando il secondo titolo nazionale possibile. Dal canto loro, i bianconeri cercano il terzo bis, già riuscito nel 1960 quando batterono la Fiorentina e nel 1995 ai danni del Parma. Al Napoli l’impresa riuscì una sola volta, venticinque anni fa, 1987, anno del primo storico scudetto, e fu una cavalcata trionfale; vinte tutte le tredici partite, comprese le finali di andata e ritorno contro l’Atalanta.
Il presidente bianconero Andrea Agnelli infiamma già il pre-partita con queste parole: “In questa stagione partivamo sfavoriti e con lavoro, abnegazione e caparbietà siamo arrivati a un traguardo da festeggiare in maniera straordinaria. Ora dopo la festa però siamo tutti concentrati sulla partita di domenica prossima, affronteremo una squadra forte, che ha messo in difficoltà una finalista di Champions League. Poi dal 1° luglio partiremo alla pari con tutti gli altri. Del Piero? Se dovessimo vincere la Coppa Italia, non ci potrebbe essere sceneggiatura migliore per il suo addio”.
Di contro, fa quasi scalpore il pensiero espresso da Fabio Cannavaro, partenopeo trapiantato bianconero: “Tutti lo sanno che ho giocato nella Juventus, ho un rispetto incredibile per la società e per la squadra, però sono sempre stato tifoso del Napoli. Il capitano degli azzurri poi è mio fratello, quindi a chi mi chiede per chi farò il tifo non posso fare altro che dare una risposta scontata. Come finirà? Nella finale secca può succedere di tutto. La Juventus ha finito il campionato in crescendo, con ritmi impressionanti. Il Napoli ha alternato prestazioni importanti ad altre meno intense. E forse anche per questo motivo non ha centrato la Champions. Mi auguro che dal punto di vista dell’ordine pubblico non succeda niente di particolare. Ci saranno tanti tifosi juventini e napoletani e il mio augurio è che sia una giornata di festa per tutti”.
Per la cronaca, sono attesi allo stadio Olimpico di Roma circa 100.000 tifosi.
La struttura sarà divisa secondo il modello Champions: Tribuna Monte Mario e Curva Sud alla Juve, Tribuna Tevere e Curva Nord al Napoli, con due zone cuscinetto per non creare punti di contatto tra le tifoserie.