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Champions al Chelsea. Quando il catenaccio all’italiana torna di moda

di Francesco Astarita

In pochi, pochissimi, avrebbero puntato sul Chelsea vincitore della Coppa dalle grandi orecchie. Eppure è andata proprio così. Durante i tempi regolamentari, succede tutto in cinque minuti. Muller approfitta di un cross dalla sinistra per battere di testa un incerto Cech, per la verità molto attento e sicuro fino a quel momento.
Esplode il Munchen Stadium sponda bavarese. La convinzione di poter portare a casa il risultato, a meno di 8’ dalla fine è forte.
Dopo neanche 6’, però, arriva la doccia gelata per i tedeschi. Calcio d’angolo battuto dalla destra, incornata veemente di un Drogba furioso e scena simile a quella del goal made in Bayern. Neuer allunga con timidezza il braccio, ma nulla può.
Si passa ai supplementari. Stesso copione dei tempi regolamentari. I bavaresi creano molto, spingono soprattutto sulle corsie esterne con i due incursori Robben e Robery. La pressione garantisce la possibilità alla squadra condotta dal tedesco Jupp Heynckes di andare ancora in vantaggio, stavolta con un rigore assegnato per fallo di Drogba su Ribery. Si presenta sul dischetto del rigore un’ex, Arjen Robben. Poco lucido, l’olandese tenta un tiro potente ma centrale, facilmente respinto e bloccato in un secondo momento dal portiere inglese Cech, nettamente il migliore dei suoi alla lunga.
La partita culmina alla lotteria dei rigori.
Qui, dopo gli errori in serie di Mata, Olic (all’ultima partita coi bavaresi, ndr) ed il capitano dei tedesci Bastian Schweinsteiger, la vittoria è suggellata dal rigore trasformato dal freddo Drogba.
Per la cronaca, 2,5 miliardi di euro è la cifra investita da Roman Abramovich, presidente e proprietario del Chelsea, prima di riuscire a raggiungere il traguardo ottenuto ieri.
Queste invece le parole del tecnico italiano, Roberto di Matteo: “Non ricordo cosa ho pensato, mi sono emozionato e mi sono messo a piangere. Sono stati tre mesi intensi che si sono conclusi con un grande risultato questa sera. Per le interviste mi sono perso un po’ di festeggiamenti nello spogliatoio. Siamo felici della vittoria e di portare la coppa a Stamford Bridge e siamo felici perché saremo ancora in Champions League. Oggi avevamo tante difficoltà con squalificati e giocatori non al meglio. Abbiamo tirato fuori tutte le qualità per cercare di vincere la partita. Va dato credito anche a Villas-Boas, lui ha dato il via a questa vittoria e mi ha permesso di arrivare al Chelsea!. Poi, Di Matteo conclude parlando del futuro: “Futuro? Il mio futuro sono le vacanze, perché ne ho bisogno e ho bisogno di stare con la mia famiglia”.
Il portiere degli inglesi, Petr Cech, eletto migliore in campo, affida i suoi pensieri a Sky Sport: “Robben? L’ho studiato e mi sono sentito libero al momento del suo rigore ed è andata bene. Stasera abbiamo visto tanti giocatori piangere, l’ho provato anche io sulla mia pelle, qualche anno fa e ora non potete immaginare come sto in questo momento. Futuro? Voglio restare a parare ancora a lungo col Chelsea”.
Voci di corridoio vogliono che allenatore della prossima stagione, per la squadra presieduta dal magnate russo Abramovich, sia il vincente Fabio Capello. A niente sarebbe servita, evidentemente, la vittoria della Champions per di Matteo, ritenuto troppo poco affidabile per competere ai massimi vertici europei.

Da segnalare, per i blues, le prestazioni maiuscole di Cole e Obi Mikel, mentre per i tedeschi le prestazioni flop di Robben e Boateng.