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“Museo delle utopie” al NTFI: Favari racconta i grandi ideali della storia umana

di Lorenzo Mineo & Luca Ciaramella

Inscenato all’interno della Grotta di Seiano, il “Museo delle Utopie” si presenta fin da subito come uno spettacolo teatrale in cui realtà e finzione sono inesorabilmente legate.
Il percorso compiuto dallo spettatore è articolato lungo tutta la grotta, all’interno della quale sono allestiti “siparietti” dove, di volta in volta, si incontrano personaggi che fecero dell’utopia la propria bandiera.
Nucleo centrale della rappresentazione è infatti proprio il concetto di utopia, contestualizzato in ambiti ed epoche diversi: accompagnati da una guida d’eccezione, il filosofo e teorico del comunismo Karl Marx, gli spettatori fanno la diretta conoscenza di personaggi del calibro di Thomas Moore, Hector Berlioz e Filippo Tommaso Marinetti.
Il concetto di Utopia è rappresentato in maniera del tutto originale, tenendo conto del ruolo predominante che le idee e gli ideali hanno avuto nel corso della storia umana, mettendone in risalto tanto gli effetti positivi quanto quelli negativi: sono evidenziate le due derive opposte provocate prima dall’eccessiva idealizzazione dell’Utopia, che in campo politico ha favorito l’istaurarsi di regimi totalitari, poi dalla completa assenza di tale concetto che non ha portato a nient’altro che a una società, come quella a noi contemporanea, povera di ideali dunque alla mercé di potenti senza scrupoli.
Incontro dopo incontro lo spettatore comprende sempre più che l’infallibilità delle idee, il loro carattere imperituro e costante, si perde nel momento in cui ad applicarle è l’essere umano, in tutta la sua naturale imperfezione. D’altro canto dall’analisi complessiva risalta la presenza di ideali utopici come precondizione indispensabile per impedire che scenari orwelliani di un futuro tirannico, come quello presente nel noto romanzo 1984, più volte citato nella rappresentazione, non si concretizzino nella realtà effettiva.
La magistrale regia di Giuseppe Sollazzo riesce perfettamente a dare corpo al complesso e originale copione di Pietro Favari, con una resa d’insieme che risulta fluida e convincente.
Le ultime date in cui sarà possibile visionare lo spettacolo presso la Grotta di Seiano sono domenica 17 e lunedì 18 giugno rispettivamente alle ore 17.15 o alle ore 17.45.