Cos’è successo, mio dolce fiume?
Perché hai interrotto il tuo corso leggero?
Ah, musica fluttuante,
rovinosa luna del mio animo,
perché mi hai lasciata?
Crudele, crudele
luna del mio animo,
hai abbandonato la tua amante
dopo avergli mostrato il tuo volto
angelico, puro, soave.
Che fai luna,
non torni?
Violento fiume,
scorri di nuovo tra la ghiaia della mia carne,
nel deserto del mio spirito,
tra due ali di sabbia
e la carezza del vento;
senza la tua acqua più nulla cresce
sotto i detriti,
ogni filo d’erba avvizzisce sul suo stelo.
Torna,
incandescente,
rovinosa luna,
amante fedele di ogni poeta,
speranza di ogni uomo ingabbiato,
lacrima di ogni tormento,
scuoti di nuovo il cielo stellato
in quest’antro ostile.
Sii a me fedele.
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