di Roberto P. Ormanni
NAPOLI – Nessuna grande targa ne segnala la presenza. Si riesce a scorgere solo un piccolo logo, colorato con sfumature di viola, apposto su un citofono di una delle arterie principali di Napoli, via Toledo. E’ al civico 317, dove si alza Palazzo Lieto, un edificio del XVIII secolo costruito su commissione del duca Gaetano Lieto, che si rifugia la “JAM Music Factory”, scuola di musica attiva dal 2010 sotto la direzione didattica di Oscar Montalbano e Simona De Felice. Nata dalla precedente esperienza (datata 2005) dell’Associazione Culturale Musicale “Montmartre Gipsy In Italy”, la JAM opera nel campo dell’istruzione musicale fornendo corsi individuali per tutti gli strumenti e lezioni di canto, tutto rafforzato dallo studio dell’armonia musicale classica e moderna. Eppure, in questa cornice, non c’è solo una scuola di musica. JAM, infatti, sin dalla sua nascita, ha cercato di assumere le vesti di una piccola industria musicale fuori dalle logiche speculative: un allevamento di giovani artisti e un vivaio di progetti inediti che spaziano dalla musica leggera al rock passando per il jazz e il cantautorato.
Eppure, la didattica non dovrebbe mai restare fine a se stessa. Così, mossa da questa convinzione, la scuola guidata da Oscar Montalbano e Simona De Felice tenta di essere palestra di crescita artistica dedicando agli allievi esperienze di musica d’insieme e aiutando gli stessi (senza spese o scopi remunerativi) a ottenere spazi di esibizione nei luoghi della città.
In un corpo sociale che punta tutto sulla compravendita lucrosa dell’arte, uno spazio in via Toledo resiste alla cappa in maniera sincera: “JAM Music Factory” ha scelto di ribaltare lo status quo arido ed egoista del mercato culturale. Anche la musica è in crisi, e solo investendo energie umane nella crescita ci si può risollevare. Basta poco per dire cambiamento.
via Toledo 317, Napoli
tel. 081 41 49 87
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