di Marco Chiappetta
 
TRAMA: Doug MacRay (Ben Affleck), operaio di Charlestown – degradato sobborgo di Boston – e capo di una banda di rapinatori, dopo aver ripulito una banca con i suoi quattro compagni, avvicina la bella e giovane impiegata Claire (Rebecca Hall), ancora traumatizzata dalla rapina, e se ne innamora, ricambiato, fintantoché ella non sospetta la sua vera identità. Deciso a redimersi, MacRay viene coinvolto in nuovi sontuosi colpi, mentre il tenace agente FBI Adam Frawley (Jon Hamm) gli dà la caccia.
GIUDIZIO: Meglio come autore che come attore (sempre un po’ legnoso e inespressivo): Ben Affleck ha realizzato un bel thriller, convenzionale ma non banale, che se non aggiunge nulla di nuovo al genere dell’heist movie (cioè i film di rapine) e non, si segnala per particolari peculiarità di stile e contenuto, sa coinvolgere con un ritmo serrato. Uno spettacolo continuo di suspense e violenza, che raggiunge il culmine nella sequenza del colpo al furgone blindato mascherati da suore e in quella della rapina finale allo stadio.
Da notare che Ben Affleck, per sua stessa ammissione, per questo film s’è ispirato molto a Gomorra del nostro Matteo Garrone.
VOTO: 3