TRAMA: Uscito dalla clinica psichiatrica dopo aver pestato l’amante della moglie, il bipolare Pat Solatano (Bradley Cooper) si reintegra a casa dei genitori, il padre malato di football e di scommesse (Robert De Niro) e la madre compassionevole (Jacki Weaver), deciso a impegnarsi per conquistare la perduta moglie, da cui è infantilmente ossessionato così come dalla canzone del loro matrimonio. Sulla strada verso una pulizia del carattere e della mente, incontra un’altra matta, la sessuomane e fresca vedova Tiffany (Jennifer Lawrence), con cui stringe un singolare patto: lei lo aiuterà a recuperare il rapporto con la moglie, lui preparerà con lei un numero di danza per un’importante gara di ballo. Due caratteri uguali si scontrano e si attraggono inevitabilmente.
GIUDIZIO: Simile e diverso dal precedente e irraggiungibile “The Fighter”, il nuovo film di David O. Russell (8 nomination e 1 Oscar) ne condivide la poetica dell’outsider sbandato alla ribalta, l’etica americana del successo e del vincere (la gara di ballo invece dell’incontro di pugilato), un crescendo trionfale, e soprattutto la famiglia, croce e delizia, nemica amica, il tutto in un’America molto più gioviale, leggera e nota, di case a schiera, nevrosi e rituali, tragicomica e agrodolce. La commedia funziona alla grande, veloce, qua e là brillante, ma in fin dei conti meno sovversiva e graffiante di quel che poteva essere: l’happy end molto, troppo romantico è un toccasana per l’umore, ma una pura e semplice convenzione che rassicura: la vita è bella. Esteta dell’inquadratura dinamica, David O. Russell conferma soprattutto il talento di direttore di interpreti: serviti da dialoghi efficaci, folli e “screwball”, gli attori sono tutti superbi, naturali, malinconici ma pur pieni di “silver linings”, di un lato positivo insomma. Jennifer Lawrence, nel ruolo che le ha dato un Oscar indiscutibile, merita davvero un’ovazione. Quanto allo studio psicologico dei personaggi, alla scelta musicale, al suo salutare ottimismo, è un film nonostante tutto molto felice, come le commedie di una volta.
VOTO: 3,5/5
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