Venerdì 5 Aprile, all’ombra dei portici di San Francesco di Paola, nella piazza del Plebiscito di Napoli, si è svolto un incontro, nell’ambito della manifestazione “Una Piazza per la Poesia”, giunta ormai alla sua settima edizione, organizzata dalla storica libreria Treves e curata da Bruno Galluccio, che è consistito in un reading dei componimenti dei poeti, figure di spicco nel panorama poetico nazionale, che hanno partecipato alla giornata. Due cicli di letture in cui i letterati, in successione, hanno tratto dalle proprie raccolte, proponendo in alcuni casi anche inediti, di fronte al pubblico, nel suggestivo scenario della libreria Treves. Assente, per imprevisti, Dante Maffia.
Primo è stato Domenico Cipriano, avellinese, vincitore di diversi premi per la poesia e autore di diverse raccolte, con interessi anche nel musica jazz, e nel suo connubio con la poesia (sfociato nel CD “Le note richiamano i versi”), che ha proposto un inedito, ancora in lavorazione, su una persona morta di overdose, diviso in tre movimenti: “Scirocco”, “Città”, “Campagna”. Nel secondo ciclo ha letto poesie dedicate alla figlia e al cambiamento.
A seguire Claudio Damiani, nativo di San Giovanni Rotondo ma residente stabilmente in Roma, è attivo nell’ambito della critica letteraria e della pubblicistica. Tra i suoi ultimi progetti è la creazione di una rivista mensile “in carne e d’ossa”, cioè non cartacea, né telematica, ‘en plein air’ (in una galleria d’arte) in cui vengono presentate le anteprime di opere, musicali, letterarie, poetiche. Tra le sue letture, versi tratti dalla sua ultima raccolta, “il Fico sulla Fortezza”.
Successivamente, Stelvio Di Spigno, dottore in Letteratura Italiana presso l’Università “l’Orientale” di Napoli e critico letterario, ha letto componimenti tratti dalle raccolte “Mattinale”, “Formazione del Bianco” (‘Il coniglio di casa’, ‘Storia in prosa del Vic’s bar di Gaeta’) e “La Nudità”.
Antonietta Gnerre, avellinese, ha proposto versi dalla raccolta “Fiori di Vetro” e inediti.
Poi, Eugenio Lucrezi, medico, musicista blues, giornalista, direttore della rivista semestrale “Levania”, ha letto poesie dalla sua raccolta “L’Air”, e in più una filastrocca in inglese sul ‘cibo per gatti, le belle gambe e i fiori’ , un componimento-finzione, Amelia Rosselli (morta nel 1996) che racconta la morte di Bin Laden.
A conclusione di entrambi i cicli, Erminia Passannanti, dottoressa in Letteratura a Londra, docente a Oxford, saggista (su Pasolini), con “Come quando nel paese è festa”, “Valì” e poesie tratte dalla raccolta “Poesia del Dissenso”. Il prossimo appuntamento è previsto il 12 aprile.
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