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Anna Lauria, la poesia fra dimensione etica e pluralità percettiva

Anna Lauria e Umberto Gorirossi

Anna Lauria e Umberto Gorirossi

di Miriam Picozzi

21 ottobre 2011. A Cosenza, presso la Casa editrice “Falco”, viene presentata la raccolta di poesie “Dal Silenzio” di Anna Lauria.
Versi che “sanno diventare sostanza del pensiero, dell’intelletto di chi legge, di chi ascolta perché radicati nella realtà mediterranea”. Versi attuali, che si intrecciano nel vissuto, che indagano sull’esistenza. Versi, “pensieri e parole – commenta il critico Leonardo Alario – che facciano crescere insieme la comunità”.
Questo è il sentiero tracciato e percorso dalla poetessa Anna Lauria, un sentiero (po)etico, un sentiero che ci guida nelle terre di una regione logorata nelle sue risorse, un regione mortificata e offesa dalla ‘ndrangheta. La Calabria, la terra che le ha dato i natali, una terra che grida e reclama il proprio riscatto appellandosi alla coscienza e al senso etico dei suoi cittadini, alla sensibilità tipicamente umana della cultura. Così Anna Lauria per offrire una maggiore risonanza al suo operato non ha mai mancato di prestare attenzione ai media e, in particolare, alle stazioni radiofoniche. Ha, infatti, collaborato per vent’anni come speaker per Radio Rossano Centro (Cs), le sue poesie sono state lette a Zapping su Radio Rai 1 e oggi su Cometa Radio promuove ogni giorno la cultura e la lettura.
A questo si volge la sezione etica e poetica della sua raccolta “Dal silenzio”, raccolta che – come ci spiega la stessa Anna Lauria intervistata durante la presentazione del testo – ha un proprio ordine, una proprio strutturazione interna. Accanto ai versi etici, ai versi sull’esistenza e sul quotidiano, ci sono le rime e le composizioni che si volgono alla sfera del sentire, dell’amore, dell’Eros. “Nel mio tempio dove osano le mani” – recitano i suoi versi. Questi componimenti insieme a quelli della raccolta “Sfiorami” – Falco Editore, Cosenza, 2012 – hanno concesso il cominciamento della simbiosi fra i versi di Anna Lauria e le opere del maestro d’arte Umberto Gorirossi. Osservando le tele di Gorirossi, la poetessa ha colto delle affinità, delle somiglianze che l’hanno spronata a portare in una dimensione concreta e reale questa collaborazione. “Le opere del maestro Gorirossi sono un inno alla donna, un omaggio all’eros femminile e il mio libro – continua Anna Lauria – parla proprio del corpo d’amore”. Così “Contatti maniacali II”, tela realizzata con i colori acrilici nel 2009 e facente oggi parte di una collezione privata, si riversa sui versi di “Immergersi”. Così le rime di “Eros III” si abbandonano a “L’ultima emozione” – acrilico su tela, luglio 2011. Intuita la natura e l’essenza della propria sensibilità che risiede in uno dei due elementi che compongono l’unità, Anna Lauria e Umberto Gorirossi si ritrovano a camminare verso la stessa meta: la poesia che si identifica nella pittura, la pittura che si incontra nel pensiero.
La collaborazione con il maestro Gorirossi, questa genuina simbiosi artistica, è una componente di un progetto dedicato alla poesia visiva nato dal libro “Poesia in conserva” – Ferrari Editore, Rossano, 2010 – e dall’esposizione di opere e installazioni presso il Palazzo San Bernardino a Rossano curata da Francesca Londino. Questo progetto ci pone innanzi a una poesia che indaga, una poesia che esplora, una poesia che si insinua nel linguaggio sonoro, tattile, visivo. Una poesia volta alla totalità del sentire, alla dimensione plurale delle percezioni. I versi vengono dislocati dai libri agli oggetti di uso quotidiano, i pensieri e le emozioni che riposano nelle rime cadono nelle cose che comunemente ci circondano per una piena consapevolezza del sentire, per un’appercezione capace di generare un continuo flusso di emozioni.
Nel 2013 Anna Lauria cura la mostra di poesia visiva “Poeti per Sibari” con la presentazione del critico d’arte Giuseppe Livoti che si terrà presso il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide dal 23 marzo al 23 maggio, facendo confluire nel progetto il suo impegno etico. La mostra è stata, infatti, voluta in seguito all’esondazione del fiume Crati che ha sepolto gli scavi di Sibari.

"L'ultima emozione", di U. Gorirossi. Versi da "Eros III", di A. Lauria

“L’ultima emozione”, di U. Gorirossi. Versi da “Eros III”, di A. Lauria

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