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Teatro Stabile di Napoli: presentata la stagione 2013/2014. In cartellone Konchalovskij, Arias e Servillo

Cartellonedi Stefano Santos

Presso il teatro Mercadante di Piazza Municipio, il 31 maggio alle ore 12, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della Stagione Teatrale 2013/2014, che ha visto la partecipazione del presidente Adriano Giannola, il direttore Luca De Fusco, dell’assessore alla cultura della Regione Caterina Miraglia, del Comune di Napoli Nino Daniele, dell’assessore alle Attività Produttive della Provincia Ciro Alfano, oltre a diverse personalità dello spettacolo coinvolte nel programma della stagione, tra cui hanno spiccato Andrej Konchalovskij, che porterà in scena la “Bisbetica Domata” di Shakespeare, e Alfredo Arias, impegnato con “Circo equestre Sgueglia” di Raffaele Viviani.

L’incontro è stato introdotto dal presidente Adriano Giannola, che ha ricordato il decennale del Teatro Stabile, che iniziò le sue attività nella stagione 2003/2004, e ha fatto un appunto sulla denominazione data alla stagione di “La Migliore Offerta – la più varia, la più completa della città”, con il suo intento di rinnovare il rapporto con il pubblico, e ha messo l’accento sulle traversie che il teatro si trova ad affrontare, con la metafora del calabrone che sfida le leggi della fisica (e dell’economia), tenendo tuttavia a sottolineare il sostegno da parte delle istituzioni. Subito dopo si è avvicendato l’assessore Nino Daniele, pur costretto alla fretta per la concomitanza della presentazione al Comune dei nuovi assessori, ha espresso soddisfazione per la decisione della regione di stanziare direttamente un fondo per il Mercadante, e lo stimolo per il Comune che ne può derivare, ribadendo la sua disponibilità per la sua presenza e il suo impegno in concreto.

E’ stato il turno poi dell’assessore della Regione Campania Caterina Miraglia, intervenuta in luogo del presidente Caldoro, impegnato in una decisiva riunione del Consiglio regionale, e che ha portato l’attenzione sull’azione della regione, che nell’ambito del Piano di Azione e Coesione (per l’utilizzo del Fondo Sociale Europeo), ha stanziato un fondo a beneficio del Teatro Stabile, decisione appoggiata da tutta la Giunta per il radicamento nel territorio regionale, essendo l’unico Stabile in Campania. E’ stato posto l’accento sullo stretto rapporto con la fondazione Campania dei Festival, punto riproposto dal direttore De Fusco, che ha parlato di “momento di massima collaborazione con il Napoli Teatro Festival”, e ha introdotto l’intervento del regista Andrej Konchalovskij.

Il regista Andrej Konchalovskij al Teatro Stabile di Napoli

Andrej Konchalovskij al Teatro Mercadante di Napoli

Con un primo saluto in italiano, nel resto del suo discorso – in lingua russa – Konchalovskij, mantenendo un certo riserbo nel parlare della suo spettacolo, ha espresso il suo piacere a lavorare con artisti italiani, in particolare napoletani, di cui ha esaltato la capacità di affrontare con leggerezza cose molte difficili, il ruolo molto importante svolto dal teatro, con la sua educazione umanitaria, a contrastare la crisi attuale della civiltà, che merita per questo il suo pubblico, e il pubblico a sua volta ha bisogno di un teatro degno di questo nome.

E’ seguito il rapido intervento dell’assessore della Provincia Ciro Alfano, sul momento di crisi che sta attraversando la società italiana e il momento di difficoltà che sta passando l’ente Provincia, di cui molti invocano l’abolizione, e il possibile rilancio nell’ente della Città metropolitana, che nel caso di Napoli, si estenderà per tutto il territorio dell’attuale provincia.

Luca De Fusco, direttore del Teatro Stabile di Napoli

Luca De Fusco, direttore del Teatro Stabile di Napoli

Il direttore Luca De Fusco ha poi illustrato la programmazione. Spiccano quattro produzioni: oltre a quelle già citate di Konchalovskij e Arias, Emma Dante firma “Le Sorelle Macaluso” e lo stesso Luca De Fusco dirige “Antonio e Cleopatra” di Shakespeare. In generale, diversificata è l’offerta del cartellone, con diversi autori rappresentati: Giuseppe Patroni Griffi con “Prima del Silenzio”, interpretato da Leo Gullotta, in occasione del trentennale dalla morte, Eduardo de Filippo con “Le Voci di Dentro”, diretto e interpretato da Toni Servillo, in scena al San Ferdinando, “Il Cappotto” liberamente ispirato al racconto di Gogol’.

Una siffatta varietà è spiegata da De Fusco con la logica delle alleanze; in ogni spettacolo vi è fusione e unione con diverse figure, le istituzioni o altre compagnie teatrali italiane: ciò permette al Teatro Stabile di produrre molti più spettacoli rispetto agli altri teatri napoletani.

Anche il problema endemico del denaro è stato affrontato grazie alla sovvenzione di due milioni di euro da parte della Provincia, stanziati nel 2011 e ora divenuti esecutivi, oltre al già citato aiuto da parte della Regione.

Si sono poi avvicendati, introdotti di volta in volta da De Fusco, diverse figure che caratterizzeranno il programma del Teatro Stabile.

Primi tra tutti, Alfredo Arias, che ha esaltato la vivacità del Viaviani da così tanti anni di distanza, e due protagonisti dello spettacolo, Monica Nappo e Massimiliano Gallo (che ha interpretato Valentino Gionta in Fortapàsc), che hanno messo in evidenza il valore formativo dell’essere a stretto contatto con il grande regista argentino.

Luigi Lazzareschi e Gaia Aprea, protagonisti di “Antonio e Cleopatra”: a loro avviso un canone shakespeariano non molto frequentato, e per questo, di difficile interpretazione.

Un momento di discussione polemica è arrivato da Angelo Curti, produttore teatrale per “Teatri Uniti”, il quale, pur esprimendo il suo piacere nel produrre uno spettacolo a Napoli, non manca di far notare all’assessore Miraglia di una ‘sola’ rifilatagli al Festival di Ravello e la relativa pendenza in termini economici. Risposta che non è tardata dall’assessore regionale, con una punta di irritazione, che ha tenuto a ribadire il suo non diretto coinvolgimento nei fatti, volendo nel frattempo che l’atmosfera di ‘festa’ non venisse ‘guastata’.

A conclusione, Mascia Musy e Federico Vanni, protagonisti de “La Bisbetica Domata” di Shakespeare, diretto da Konchalovskij, a detta di De Fusco, nel raccontare un aneddoto su Peter Brook, “il più difficile testo di Shakespeare”.

 

Per maggiori informazioni:

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Napoli Teatro Festival Italia