di Stefano Santos
Da quando ha innovato il Premio ETI – Gli Olimpici del Teatro nel 2011, portandolo da Vicenza a Napoli, il premio “Le Maschere del Teatro Italiano” si è attestato come uno degli eventi più rilevanti del settembre teatrale napoletano. Quest’anno in particolare ha servito da atto conclusivo di un Napoli Teatro Festival Italia 2013 “ridimensionato”, con delle novità dal punto di vista dei premi: la collaborazione con l’Associazione Mariangela Melato, che ha premiato due giovani artisti emergenti – Valeria Picello e Tindaro Granata; l’istituzione del Premio al migliore spettacolo straniero presentato in Italia, conferito al Don Quichote du Trocadero di José Montalvo, spettacolo di apertura del Festival e tra i più acclamati dal publico; lo speciale Premio alla Memoria di Graziella Lonardi Buontempo, assegnato all’INDA – Istituto Nazionale del Dramma Antico – per i suoi cento anni di attività; il Premio del Presidente della Giuria a Eros Pagni, che ha deliziato il pubblico con “La Quercia del Tasso” di Achille Campanile.
La cerimonia si è svolta giovedì 5 Settembre nella splendida cornice del Teatro San Carlo, ed è stata presentata, come di consueto, da Tullio Solenghi. Su Rai Uno è andata in onda la diretta differita. La formula della premiazione ricalca quella degli Oscar: per ogni categoria si vengono fatte delle nomination, annunciate già in giugno e selezionati dalla giuria presieduta da Gianni Letta, con i vincitori votati da un’altra giuria composta di 500 artisti e professionisti del mondo del teatro.
La serata è stata dominata da “Le Voci di Dentro” diretto da Toni Servillo, che ha vinto in tutte le categorie in cui era stato nominato: miglior spettacolo di prosa, regia (tra cui spiccava Luca Zingaretti, con il suo “La Torre d’Avorio”), attore protagonista (lo stesso Servillo), attore non protagonista (Peppe Servillo), attrice non protagonista (Chiara Baffi). Sara Bertelà per lo spettacolo “Exit” ha vinto il riconoscimento per la migliore attrice protagonista. Il premio per il migliore autore di novità italiana è andato a Valeria Parrella per “Antigone” diretto da Luca de Fusco.
La coppia formata da Simone Mannino e Simona D’Amico ha vinto nella categoria miglior Scenografo e Costumista, per “C’è del pianto in queste lacrime”. Il premio per il miglior interprete di monologo (sponsorizzato dal Banco di Napoli) è andato a Michela Cescon, per “Leonilde, storia eccezionale di una donna normale”. Preceduto dalla performance di Leandro Amato, che ha cantato a cappella “Lacreme Napulitane”, è stato premiato Nicola Piovani per “La Serata a Colono”.
Durante la serata sono state ricordate le grandi figure di teatro scomparse quest’anno: accanto a Mariangela Melato, Anna Proclemer, Franca Rame, Rossella Falk, Regina Bianchi e Franco Scaldati.
Dalle parole dei partecipanti, e dal tenore seguito dalla conduzione di Solenghi, molto apprezzata per la sua verve comica, è emersa la questione pluridecennale della promozione della cultura in Italia, ultimo baluardo di orgoglio nazionale in grado di far superare la gravissima crisi di reputazione di questi ultimi anni, in grado di far brillare gli occhi di turisti stranieri dall’ammirazione, dopo un prima venatura beffarda con l’associazione al triste caso della ministra Kyenge, di cui tutti sappiamo.
L’esibizione live del brano “Nun voglio fa niente (Està)” eseguito da Peppe Servillo e il Solis String Quartet hanno infine concluso la cerimonia.