di Marco Chiappetta
TRAMA: Ormai leggendario, Machete (Danny Trejo), è incaricato niente di meno che dal presidente degli Stati Uniti (Charlie Sheen, per la prima volta col suo nome anagrafico Carlos Estevez) di eliminare il pericoloso rivoluzionario messicano Mendez (Demian Bichir) che minaccia il mondo e l’America con una bomba nucleare. Intanto accusato ingiustamente dell’assassinio dell’agente federale Sardana (Jessica Alba), sua amante, Machete indaga su chi sia il responsabile e scopre che il complotto porta il nome del losco trafficante d’armi Luthor Voz (Mel Gibson).
GIUDIZIO: Seguito del fortunato “Machete” (2010), già a sua volta annunciato in un finto trailer contenuto in “Grindhouse”, prosegue in modo meno convincente l’omaggio ai B-movie, faticando a trovare un ritmo, un’idea, un’inventiva originale che ne giustifichi l’eccesso e la demenzialità. Il trucco è scoperto, e fare un B-movie con 20 milioni di dollari vuol dire forse iniziare un franchising: ma la sostanza è morta. Intrattenimento piacevole, ma di cui è difficile stavolta perdonare la stupidità grossolana: il trash, il pulp, lo splatter sono voluti tanto da risultare prevedibili. I trailer a inizio e fine film aprono la strada all’ancor più improbabile, fantascientifico “Machete Kills Again…in space”. Intanto, a salvare questo film, è la presenza di un cast che si è prestato al gioco e al delirio: Danny Trejo, Michelle Rodriguez, Charlie Sheen, Demian Bichir, Mel Gibson, Antonio Banderas, Cuba Gooding Jr., l’inedita Lady Gaga, Amber Beard (Miss Texas), Sofia Vergara che spara con una corazza del seno o tramite un fallo di plastica ci chiedono di prendere o lasciare.
VOTO: 2,5/5