Home » News, Politica » L’isola di Budelli può tornare pubblica: diritto di prelazione da parte dello Stato

L’isola di Budelli può tornare pubblica: diritto di prelazione da parte dello Stato

L'isola di Budelli

La spiaggia rosa dell’isola di Budelli

di Gennaro Di Domenico

BUDELLI (S)VENDUTA. Budelli è un’isola appartenente all’arcipelago della Maddalena, situata all’estremo nord della Sardegna presso le bocche di Bonifacio. Fa parte, assieme alle altre isole, del Parco nazionale dell’arcipelago de La Maddalena; oltre che per la spiaggia completamente rosa, l’isola acquista ancor più particolarità poiché fu la location del film “Deserto rosso”, diretto da Michelangelo Antonioni e con la partecipazione di Monica Vitti.
All’inizio di Ottobre, il banchiere neozelandese Michael R. Harte ha acquistato l’intera isola di Budelli per poco meno di tre milioni di euro (esattamente 2 milioni 940 mila euro). Non si sa cosa abbia spinto il misterioso banchiere a spendere una tale cifra per un bellezza simile dove non può neanche fare il bagno né tantomeno trarre alcun tipo di investimento; l’isola, con la sua leggendaria spiaggia rosa, è infatti una riserva naturale con severissimi vincoli ambientali e paesaggistici. Le polemiche sulla vendita dell’isola a un privato sono immediatamente scoppiate, anche se il ministero dell’ambiente potrebbe far valere un diritto di prelazione che scade il 4 gennaio. Ma è altrettanto probabile che con lo stato attuale delle finanze pubbliche non lo farà. La stessa Regione Sardegna potrebbe acquistarla, e proprio da questo presupposto parte la petizione lanciata da Alfonso Pecoraro Scanio. L’onorevole nativo di Salerno, ex Ministro delle politiche agricole e dell’ambiente, attraverso change.org, si rivolge a Giuseppe Bonanno, presidente del Parco dell’arcipelago, ai Ministri dell’Ambiente e dell’Economia, al Presidente della Regione Sardegna e al Direttore dell’Agenzia del Demanio perché, ciascuno nella propria competenza, contribuisca a rimuovere gli ostacoli di legge e metta a disposizione le risorse necessarie, con fondi pubblici o raccogliendo donazioni private, affinché l’isola di Budelli diventi un bene dello Stato. Secondo Pecoraro Scanio la notizia della vendita di un tesoro come Budelli “sembra una resa dello Stato” e scrive nel suo appello: “So bene che se ci mobilitiamo possiamo non rassegnarci a questa (s)vendita”.

PRELAZIONE. Il 25 Novembre scorso l’isola sembra essere tornata pubblica, attraverso un emendamento che prevede una deroga alla normativa che vieta acquisti da parte di enti pubblici e che consente allo Stato di esercitare il diritto di prelazione. Non solo, l’emendamento prevede i soldi necessari (i tre milioni appunto) affinché lo Stato (in questo caso l’Ente Parco) possa riappropriarsi dell’isola che custodisce la “Spiaggia rosa”, uno dei paesaggi più belli del mondo.
Il primo a dare la bella notizia è stato lo stesso Pecoraro Scanio: “E’ una prima importantissima vittoria, ma la petizione continua, in attesa del voto finale del Senato prima e della Camera poi e l’effettivo esercizio della prelazione”. L’emendamento è stato presentato dai senatori di Sinistra ecologia e libertà Luciano Uras, Loredana De Petris e Giuseppe De Cristofaro, cui si sono aggiunte poi le firme di quasi tutti i gruppi parlamentari.
Nel frattempo la petizione, gestita da Change.org, prosegue speditamente, con ormai 90 mila firme.

 

Firma contro per chiedere che l’isola di Budelli diventi bene comune