di Stefano Santos
La mostra “S/Watch me” inaugurata il 5 dicembre 2013 al museo Plart – Plastiche e Arte di Napoli si prefigge diversi obiettivi. Il primo è quello di celebrare i trent’anni dell’azienda svizzera Swatch – la quale per l’occasione ha organizzato diversi eventi sparsi per l’Italia – attraverso l’esposizione di una collezione privata composta da circa 150 orologi Swatch che ne ripercorre la storia, mettendo in mostra linee ormai divenute iconiche, come nel caso degli “Scuba”, immediatamente riconosciuti dal pubblico dei primi visitatori, assieme a pezzi singoli e serie di grande valore collezionistico e commerciale. Come la serie “Arts” degli anni ’90, dedicata all’arte moderna, così come il modello “Hollywood Dream” dorato e tempestato di brillanti, quello dedicato a Marilyn Monroe e quello coniato in occasione delle Olimpiadi di Atlanta del 1996 – in cui il marchio divenne cronometro ufficiale dei giochi.
La collocazione al Plart si rivela coerente con tutte le caratteristiche che hanno reso il marchio famoso: un’efficacissima integrazione di design, moda, comunicazione e grafica, oltre al fatto dell’essere stati pionieri nell’utilizzo del materie plastiche nella costruzione degli orologi, che permise all’azienda di contrastare l’allora dominio giapponese e rivitalizzare l’industria svizzera in forte declino agli inizi degli anni ottanta. Si spiega inoltre nella volontà della presidentessa Maria Pia Incutti di valorizzare le collezioni private di maggior prestigio della città, progetto avviato nel 2010 con la mostra “Tutte le epoche vengono al pettine”.
Il secondo obiettivo, pur apparendo per certi versi dissonante con il primo, è quello della solidarietà e della beneficenza, con l’esposizione dei manufatti realizzati dai giovani detenuti del carcere di Nisida. Realizzati nell’ambito di attività di laboratorio organizzate con il sostegno della Fondazione “Il meglio di te – ONLUS”, con la supervisione dell’artista Riccardo Dalisi, essi sono stati fatti oggetto di “shopping solidale”, il cui ricavato sarà interamente devoluto al “Progetto Nisida” della fondazione per il finanziamento di laboratori di ceramica e l’avviamento al lavoro dei giovani in via di dimissione dall’Istituto. L’evento di presentazione ha visto la partecipazione della musicista Giulia Capolino, che ha cantato diversi brani.
La mostra, partita il 5 dicembre, proseguirà fino a fine anno.