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“Davanti alla legge. Immaginare il diritto”: cinema, letteratura e diritto al Suor Orsola Benincasa. Il preside Omaggio: “Costruire nei giovani giuristi un senso di giustizia”

Prof. Vincenzo Omaggio, preside della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Suor Orsola Benincasa

Prof. Vincenzo Omaggio, preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Suor Orsola Benincasa

di Francesco Cannone

Esattamente una settimana fa si è chiuso “Davanti alla legge. Immaginare il diritto”, ciclo d’incontri su cinema, letteratura e diritto, organizzato dalla sua Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa, per far guardare collettivamente al diritto, in maniera non meramente tecnica, ma da visuali diverse che sconfinino dai perimetri dello stesso diritto. Preside Vincenzo Omaggio, a quale scopo?
Questa nostra iniziativa, ormai giunta alla VIII edizione, è aperta alla città, ma nasce anzitutto per integrare la didattica e la formazione degli studenti, per arricchire il loro bagaglio culturale, soprattutto la loro sensibilità e la loro coscienza critica, necessarie nello studio del diritto, che non deve essere uno studio arido. Non si tratta di andare alla ricerca dei temi giuridici nella letteratura o nel cinema, né di stabilire i nessi metodologi. Piuttosto, si tratta di costruire nei giovani giuristi un senso di giustizia, di valori. Letteratura e cinema servono al giurista per approfondire i sentimenti: il diritto ha bisogno di letteratura e cinema nella misura in cui ha bisogno della vita, che l’arte sa esprimere con maggiore ricchezza e profondità di sentimenti e di spirito, qualità inestimabili che ci consentono di indignarci, di riconoscere la volgarità, di essere capaci di applicare il diritto alla vita.

Le pellicole cinematografiche di questa edizione rappresentano tutte grandi legal thriller americani. Come mai questa scelta?
Anzitutto perché le storie sono molto accattivanti, molto coinvolgenti da un punto di vista umano, di grande impatto emotivo, interpretate da grandi attori. Aspetto sicuramente interessante di “Il caso Thomas Crawford” (USA, 2007), “Presunto innocente” (Usa, 1990) e “Anatomia di un omicidio” (Usa, 1959) è la possibilità di guardare alle peculiarità di diversi sistemi processuali, mentre interessante per altri versi è “A Civil Action” (Usa, 1998), dedicato ad un drammatico caso di inquinamento ambientale doloso, che ricorda la tragica vicenda della nostra “Terra dei fuochi”.

Dei due incontri letterari, uno ha trattato di un tema assolutamente originale: l’apologia letteraria del pubblico impiegato.
Ce ne ha parlato Luciano Vandelli, professore di Diritto amministrativo all’Università di Bologna, autore del libro “Tra carte e scartoffie” (Il Mulino, 2013).

E un contributo è venuto anche dal fumetto.
Il 26 novembre le avventure de “L’Eternauta”, a metà tra critica politica e fantascienza, hanno raccontato le tragiche vicende dei desaparecidos dell’Argentina e sono state l’occasione di una riflessione sui totalitarismi, le dittature militari e il diritto di resistenza. Un momento conclusivo, in tutti gli incontri, è stato riservato al dibattito.