di Stefano Santos
Un 2013 “intenso e difficile” a causa della crisi: è così che Maria Pia Incutti, presidente della fondazione PLART, ha descritto l’anno che sta per volgere al termine. Intenso, per la densità di iniziative che il museo è riuscito a proporre, primo tra tutti la mostra “S/Watch me” che ha avuto un ottimo riscontro; difficile, perché gli investimenti dei privati, principale sostegno della fondazione, hanno subito un ridimensionamento a causa della congiuntura economica.
Il 2014, proseguendo nei percorsi già intrapresi, vedrà un consolidamento della vocazione nazionale e internazionale del museo, attraverso importanti collaborazioni e della valenza polifunzionale, attraverso un incremento delle attività didattiche e educative per le scuole e di formazione professionale per gli studenti. Il 25 Gennaio segnerà anche il sesto anno dalla nascita, “festeggiato” con un convegno, dal titolo “Camouflage, Poetiche dell’invisibile nel panorama estetico d’oggi” a cui interverranno diverse personalità del mondo dell’arte e del design quali Gillo Dorfles e Renato De Fusco. In Marzo verrà organizzato, per il secondo anno consecutivo, una Masterclass su arte contemporanea e design, dedicata al restauro dei materiali polimerici, rivolto agli studenti di tutta Italia. Il 20 dello stesso mese parte della collezione della Fondazione sarà esposta alla Galleria Gallettoti di Macerata nell’ambito del convegno sull‘Indemodable curato da Antonello Tolve.
In Maggio verrà accolta una collezione privata dedicata all’artista e ceramista Ugo Marano, scomparso nel 2011, parallelamente alla pubblicazione del volume di Renato De Fusco sulla storia della Fondazione, dal titolo “Plastica, arte, artigianato e design”. In Ottobre il Plart sarà presente con un importante progetto negli spazi del Museo Ettore Fico di Torino, che dopo l’Italia avrà un suo percorso europeo. L’anno che verrà vedrà la fondazione impegnata nell’organizzazione del Festival Internazionale del Design, inserito nel programma del Forum delle Culture.
Accanto alla Incutti sono intervenuti Dino Gravina, vicepresidente della ONLUS “Il Meglio di Te”, e l’artista Riccardo Dalisi, supervisore delle attività di laboratorio di ceramica nell’ambito dei vari progetti condotti dall’Istituto Penale minorile di Nisida con l’obiettivo di fornire ai giovani in via di dimissione dall’Istituto gli strumenti più idonei per un reinserimento onesto nella società. Classi formate da un numero esiguo di allievi, inserite in un ciclo di altre attività, con la finalità di favorire l’instaurazione di uno stretto rapporto di vicinanza che permetta di esaltare le individualità più brillanti per coglierne le inclinazioni e le peculiarità; valore rimarcato da Gravina prima e da Dalisi poi, che ha ricordato la sua quasi quarantennale attività didattica tra le fasce più deboli della società, fautrice di un nuovo metodo pedagogico, che nel tempo ha saputo dare frutti più che soddisfacenti. I manufatti realizzati dai giovani rimangono ad essere esposti per essere fatti oggetto di “shopping solidale” per finanziare le attività della fondazione.
Le attività del museo proseguono con l’opening, il 19 Dicembre, all’Hotel Costantinopoli 104 del nuovo progetto artistico di Felix Policastro, intitolato “Paradisiaca Nascita”.