di Valentina Cuomo
Aridi grovigli di dolore e meraviglia
si stagliano su cieli tersi e pleniluni,
inutile domandarsi cosa mi tormenti,
mentre qui tu non ci sei, non mi senti.
Rami d’albero che l’inverno ha disseccato
trovano adesso linfa per altri fragili fiori e foglie
che il vento nuovamente separerà come vuole.
Cerco nell’equilibrio il più flebile
sussulto, palpitante tenero tremito.