di Francesco Cannone
Il professor Massimo Marrelli lascerà l’incarico di rettore dell’Università Federico II di Napoli. La riforma Gelmini, successiva alla sua elezione, prolungava a sei gli anni dell’incarico, ma Marrelli, giunto al termine naturale del suo incarico, rinuncerà alla proroga che gli avrebbe consentito di restare in carica altri due anni.
Una volontà, questa, già chiaramente e pubblicamente annunicata alla fine dello scorso novembre. Ma a far notizia, negli ultimi giorni, è stato un articolo dello scorso 10 Febbraio pubblicato da “La Repubblica Napoli” dove si legge che “Il documento con il quale annuncia che va via è al protocollo già da giorni”. Lo stesso articolo, inoltre, parla impropriamente di dimissioni, una ricorstruzione errata ripresa da un’infinità di altri giornali.
“Quando sono stato eletto (a Giugno 2010, ndr) sin dal primo giorno ho detto che il mandato sarebbe durato quattro anni. Dov’è la sorpresa?”, ha dichiarato Marrelli in un’intervista a “Il Mattino”. E ha aggiunto: “Serve un ricambio generazionale alla guida dell’ateneo e nella classe dei professori universitari. Alla Federico II e in tutto il sistema”.
“Lascio e non mi do alla politica” aveva dichiarato, inoltre, in un’intervista ad “Ateneapoli” pubblicata il 6 Dicembre. “Non mi piace chi resta incollato alla poltrona. Sono contrario alla gerontocrazia accademica. Dunque vado via”. “Che ci pensino i giovani a governare l’università” sono, invece, le sue parole che maggiormente circolano in rete in questi giorni.
Marrelli resterà in carica fino al 31 Ottobre 2014. Intanto, già il 31 Gennaio aveva decretato per i giorni 4 e 5 Marzo l’indizione delle elezioni di 47 rappresentanti del personale tecnico-amministrativo e dirigente con mandato “circoscritto alle elezioni del rettore per l’anno 2014”. Costituiscono parte dell’elettorato attivo del rettore anche i professori e ricercatori dell’ateneo e i componenti del Consiglio degli studenti (organo che molto probabilmente verrà rinnovato a fine marzo, si è in attesa del decreto che lo confermi). Come da Statuto, poi, non prima di centottanta giorni dalla scadenza del mandato del rettore in carica (cioè da Aprile), da parte del decano (il più anziano dei docenti) potranno essere convocate le elezioni per individuare il nuovo numero uno (da scegliere tra i professori ordinari a tempo pieno in servizio presso le università italiane). Insomma, la campagna elettorale è alle porte.