di Stefano Santos
A Napoli, nella sede della Compagnia di Danza Körper, è stato presentato lo spettacolo “In.Corpo.Reo”, vincitore dell’E45 Napoli Fringe Festival 2013. Dopo l’anteprima della versione site specific al Tunnel Borbonico dello scorso Giugno nell’ambito del Fringe, la performance diretta e coreografata da Francesco Colaleo andrà in scena dal 21 al 23 febbraio alla Sala Assoli del Teatro Nuovo di via Montecalvario con un nuovo allestimento. Prodotto dalla Compagnia di Danza Körper, con la Fondazione Campania dei Festival e l’E45 Napoli Fringe Festival, lo spettacolo sarà interpretato, oltre dallo stesso Colaleo, dalle danzatrici Alessandra Bordino (Giuditta), Luisa Memmola (Medea) e Chiara Montalbani (Cassandra). Segna inoltre un tassello aggiuntivo nell’attività di sostegno della Compagnia e del suo fondatore Gennaro Cimmino a favore dei giovani coreografi della scena metropolitana, per aiutarli a portare in scena uno spettacolo a serata intera.
Il titolo dell’opera, “In.Corpo.Reo”, gioca su due diversi piani: da un lato il corpo ‘colpevole’, prigioniero a causa del senso di colpa, materializzato nelle figure tragiche e irrequiete della mitologia greca e biblica, topoi atavici dell’inconscio umano. Cassandra, la profetessa della parola mai creduta, Giuditta, la vergine che decapita Oloferne, Medea, la madre che uccide i propri figli: tre donne che rispecchiano altrettante proiezioni dell’animo dell’uomo. Dall’altro, vi è la necessità di esorcizzare quelle tendenze comportamentali che generano sofferenza e irrigidimento, attraverso il superamento della tragedia, in cui il corpo scopre se stesso, si svuota, si ricompone diventando altro, incorporeo. Il tema sarà affrontato organicamente, con le interpretazioni delle tre danzatrici a costituire cellule indipendenti, unificate e scandite al tempo stesso dalla performance di Colaleo.
Peculiare inoltre il grande contributo dello storico Ospedale delle Bamboee, che è stata immediatamente disponibile a fornire gli elementi di scena che appariranno nello spettacolo.
Lo spettacolo rientra nel programma di attività portato avanti dalla Compagni di Danza Körper, che conta Le Donne di Klimt coreografato da Susanna Sastro e Rossella Fusco, previsto all’Art Garage di Pozzuoli a marzo; Noi Saremo, dei coreografi Gennaro Maione e Roberto Giordano, che andrà in scena al Teatro Elicantropo in maggio; Nefes/Respiro del coreografo Antonello Tudisco vincitore per la Campania del progetto Teatri del Tempo presente 2013 del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC), coprodotto con il collettivo NaSa/Interno5, presentato questo febbario al Teatro Bellini. Un attività volta anche a superare quella frammentarietà che ha caratterizzato per troppi anni la scena culturale napoletana, fatta di esperienze estemporanee e slegate tra loro, al fine di creare una “simbiosi mutualistica” di natura artistica (oltre che politico-economica), necessaria per sopravvivere in un contesto in cui i tagli alla cultura hanno lasciato un budget di molte volte inferiore a quello previsto in Francia per la sola Danza Contemporanea.