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Università Federico II, al voto per eleggere i rappresentanti degli studenti

Giurisprudenza-a-Napolidi Francesco Cannone

Martedì e mercoledì 1 e 2 Aprile si voterà per eleggere i rappresentanti degli studenti (per il biennio 2014-2016) in seno a fondamentali organi dell’Università Federico II di Napoli: Consiglio di Amministrazione, Senato Accademico, Consigli di Dipartimento, Consiglio degli Studenti di Ateneo, Consiglio della Scuola di Medicina e Chirurgia.

Le votazioni si svolgeranno dalle 9 alle 18 del 1 Aprile e dalle 9 alle 14 del 2 Aprile.

GLI ORGANI DA RINNOVARE

Nel Senato accademico (scheda verde) sono da eleggere 5 studenti: 1 da parte dell’Area Medica (cui afferiscono i seguenti Diparimenti, discendenti dalla ex Facoltà di Medicina e Chirurgia: Medicina clinica e chirurgia, Scienze mediche traslazionali, Sanità pubblica, Neuroscienze e scienze riproduttive ed Odontostomatologiche, Medicina molecolare e Biotecnologie mediche, Scienze biomediche avanzate), 1 da parte dell’Area Politecnica e delle Scienze di Base (composta dai Dipartimenti discendenti dalla ex Facoltà di Ingegneria [Ingegneria chimica, dei materiali e della produzione industriale, Ingegneria civile, edile e ambientale, Ingegneria elettrica e delle tecnologie dell’informazione, Ingegneria industriale, Strutture per l’ingegneria e l’architettura], dalla ex Facoltà di Architettura [Architettura] e dalla ex Facoltà Scienze MM.FF.NN [Fisica, Biologia, Matematica e applicazioni, Scienze chimiche, Scienze della terra, dell’ambiente e delle risorse]), 1 da parte dell’Area delle Tecnologie per la Vita (cui afferiscono i seguenti Dipartimenti: Agraria [ex Facoltà di Agraria] , Farmacia [ex Facoltà di Farmacia], Medicina Veterinaria [ex Facoltà di Medicina Veterinaria]), 2 da parte dell’Area Umanistica (composta dai Dipartimenti di Giurisprudenza [ex Facoltà di Giurisprudenza], Scienze politiche [ex Facoltà di Scienze Politiche], Scienze sociali [ex Facoltà Sociologia], Studi umanistici [ex Facoltà di Lettere e Filosofia], Economia, management e istituzioni [ex Facoltà di Economia], Scienze economiche e statistiche [ex Facoltà di Economia]). Oltre ai 5 studenti che secondo questo schema saranno eletti senatori accademici in maniera diretta dai loro colleghi, ne sarà eletto anche un sesto in maniera indiretta: il Consiglio degli Studenti d’Ateneo eleggerà al suo interno un presidente, che diventerà anche senatore accademico.

Il Consiglio degli Studenti di Ateneo (scheda gialla) sarà composto da 38 rappresentanti: 4 dell’Area Medica, 13 dell’Area Politecnica e delle Scienze di Base, 4 dell’Area delle Tecnologie per la vita e 17 dell’Area Umanistica.

Nel Consiglio di Amministrazione (scheda rosa) saranno 2 i rappresentanti degli studenti eletti.

Nei Consigli di Dipartimento (scheda bianca) i rappresentanti degli studenti saranno pari al 15% dei Professori e Ricercatori afferenti al Dipartimento. La seguente fotografia mostra i dettagli relativi ai singoli Dipartimenti.

Anche nel Consiglio della Scuola di Medicina e Chirurgia i rappresentanti degli studenti saranno pari al 15% dei Professori e Ricercatori componenti il Consiglio: 8 saranno i rappresentanti degli studenti e 1 quello dei dottorandi.

Ciascun elettore può esprimere una sola preferenza; nel caso di elezioni a liste concorrenti può votare per una sola lista e può esprimere, nell’ambito di essa, una sola preferenza. Il metodo elettorale è il proporzionale d’Hondt (soltanto per il Consiglio degli Studenti, in ogni collegio, in primis, risulterà eletto per ciascuna area il candidato che ha ottenuto il maggior numero di preferenze, mentre i rimanenti posti saranno attribuiti secondo il d’Hondt).

La riforma Gelmini dell’università ha causato molti rilevanti cambiamenti. Il più evidente è quello della scomparsa delle Facoltà: nel vecchio modello la Facoltà era la struttura responsabile del coordinamento didattico mentre i Dipartimenti erano strutture essenzialmente dedite alla ricerca. La riforma ha riunito didattica e ricerca all’interno dei Dipartimenti, che diventano così le nuove strutture portanti di ogni ateneo, pure restando per gli studenti gli stessi punti di riferimento: strutture, aule, docenti. Il Senato accademico, invece, – si legge nello Statuto post-riforma della Federico II – è l’organo che esercita la funzione di alta vigilanza sulla ricerca, la didattica e i servizi agli studenti; promuove e coordina la complessiva programmazione strategica a garanzia della politica culturale dell’Ateneo. E’ l’organo di governo più importante dopo il Rettore e dopo il Consiglio di Amministrazione, organo di indirizzo strategico e di programmazione finanziaria dell’Università. Il Consiglio degli Studenti, poi, risulta essere un organo semplicemente consultivo, esprimendo pareri su alcune materie di paricolare interesse degli studenti. La sua importanza sta, piuttosto, nel continuare ad essere sede privilegiata di confronto tra i rappresentanti di tutte le più importanti associazioni studentesche dell’ateneo. Infine, ci sono le Scuole, importanti strutture di coordinamento, costituite da più Dipartimenti che vi aderiscono sulla base di criteri di affinità culturale, didattica, scientifica e disciplinare (ciascun Dipartimento può fare parte di una sola Scuola). Le Scuole sono dotate di autonomia organizzativa, gestionale e di spesa, oltre che  regolamentare nelle materie di propria competenza; dispongono di spazi, strutture e personale tecnico-amministrativo occorrenti al proprio funzionamento. I rappresentanti degli studenti nei Consigli di Scuola verranno eletti in maniera indiretta tra i rappresentanti nei Consigli di Dipartimento.

 

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