di Marco Chiappetta
TRAMA: Fioravante (John Turturro), umile e bonario fioraio di New York, viene convinto dall’anziano amico Murray (Woody Allen) a prostituirsi per ricche e belle signore per sbarcare il lunario. L’attività ha successo, ma, mentre Murray, rinominato Dan Bango, intende continuare a sfruttare la situazione e il suo ruolo di magnaccia, Fioravante scopre la sua solitudine e l’amore nell’incontro con Avigal (Vanessa Paradis), vedova ebrea chiusa in un universo di dolore e in una sere di severi rituali ortodossi.
GIUDIZIO: Piacevole, tenero e delicato, John Turturro mette se stesso e un’icona comica come Woody Allen al servizio di una commedia di puro e semplice intrattenimento, di risate garbate e situazioni paradossali (i dettagli dell’assurda comunità ebraica, stile fratelli Coen), che pur non andando oltre una serie di convenzioni, inciampando talvolta in qualche buco narrativo e riavvolgendosi su se stesso, si rivela molto gradevole e dolce, grazie anche alla bella scelta musicale e alla cartolina di New York messa in scena con stile elegantissimo. Nel cast Sharon Stone e Sofìa Vergara, scatenate e improbabili vamp. Strizzatine d’occhio, inevitabili, a Napoli e una bella versione di “Tu si na cosa grande” cantata da Vanessa Paradis.
VOTO: 3/5