di Stefano Santos

L’inaugurazione della “Ú Libreria” nel quartiere Vomero di Napoli, accanto alle ceneri del vecchio cinema Arcobaleno, vuole significare più cose.

Prima di tutto, una risposta silenziosa all’attuale contesto di svalutazione culturale che sta attraversando non solo il Vomero ma la città intera, caratterizzato dal tramonto in rapida successione – accompagnato da clamore e scandalo – di importantissime figure del mondo della cultura, dalla Guida Merliani, alla Loffredo, allo stesso cinema Arcobaleno, strette dalla morsa della crisi, del rincaro degli affitti e dalla concorrenza della grande distribuzione. Ma “Ú Libreria” è anche una proposta imprenditoriale, portata avanti da Valentina Castellano, che intende svincolarsi dalle logiche del mercato attraverso la costruzione di uno spazio che privilegia il mondo dell’editoria indipendente e lo stretto contatto con il pubblico di lettori. La costruzione di un luogo di riferimento culturale per il quartiere che ospiterà reading, gruppi di lettura e aperitivi letterari – non solo un luogo statico in cui vendere dei libri, ma che sappia anche guidare il lettore nella scelta delle opere, scelte tra il catalogo curato dalla stessa Castellano. Uno spazio speciale è infine dedicato al mondo dell’infanzia, target di riferimento assieme alla famiglia del progetto-madre “La Casa di  Ú”, che si propone quale nuovo format di intrattenimento tematico incentrato sul ‘viaggio all’estero’ e la rappresentazione di volta in volta degli usi e costumi di una nazione, modalità seguita anche dalla “Ú Libreria”. La prima presentazione napoletana si terrà il 26 aprile, con “Donne a metà” di Loredana De Vita.

Valentina Castellano