“Qui la camorra ha perso”, recita uno striscione apparso all’una di notte, a conclusione dello spoglio. Gioia. Commozione. Fiducia in una realtà che sta cambiando, e lo dimostra con numeri veri, concreti. Il 68% degli elettori di Casal di Principe ha scelto come sindaco Renato Natale, il medico membro di Libera da anni impegnato nella lotta alla camorra, già eletto per pochi mesi fra il ’93 ed il ’94. Quegli stessi mesi che videro l’assassinio di don Peppe Diana. Ed è a quest’ultimo che Natale, suo amico e compagno nella lotta contro la criminalità organizzata, dedica la vittoria. Una vittoria arrivata al ballottaggio, contro Enrico Maria Natale, 29 anni, che nonostante avesse quattro liste a sostenerlo (contro le due di Natale), si è fermato al 31,74%. Una vittoria che è di tutti. Di tutti quelli che dedicano la loro vita, la loro quotidianità, alla difesa della legalità. Di quelli che credono che un recupero dei territori da anni sottomessi al dominio feroce delle mafie sia possibile. Di quelli che non hanno mai perso la speranza non solo in una Casale migliore, ma in un paese migliore. Da Nord a Sud, senza distinguo, oggi si è chiamati a recepire con attenzione il segnale che arriva da Casal di Principe: qualcosa si sta muovendo, ed ha il profumo di una rinascita.
“Casal di Principe è in una nuova era: Renato Natale sindaco” Roberto Saviano