di Rosalba Ferrante
Con il 64,5% dei voti, Luigi De Magistris sbaraglia il suo avversario Gianni Lettieri diventando, così, il nuovo sindaco di Napoli. Una vittoria quella del centrosinistra avvenuta un po’ per tutto il Paese: a Milano, Giuliano Pisapia (Sel) vince le elezioni comunali con dieci punti di distacco dall’avversaria Letizia Moratti (Pdl). Allo stesso modo a Trieste e Novara, città fino a ieri governate dalla Lega, ed a Cagliari, da dieci anni ormai in mano al centrodestra, risultano vincitori i candidati di centrosinistra Roberto Cosolini, Andrea Ballarè e Massimo Zedda. Il centrodestra è perdente anche ad Arcore e Casoria, che saranno così governate da due candidati di centrosinistra. Varese, Vercelli, Rovigo e Reggio le uniche città che restano in mano ad un Pdl di Berlusconi che sembra ormai in disfatta.
Aria di festa quella che aleggia e si respira per tutto il Paese, la visione di un’Italia liberata commuove e rende euforici tutti coloro che questo momento lo aspettavano ormai da anni.
A Napoli, nel pomeriggio di Lunedì scorso, una volta pubblici i risultati parziali delle elezioni, una folla in arancione si è riversata festeggiando su via Caracciolo, di fronte e dentro l’Hotel Continental, nel quale, momentaneamente, alloggiava l’ormai sindaco De Magistris. Abbracci, brindisi e cori di allegria: l’aria e leggera e festosa. Tra le macchine che passano, alcuni di quelli che non si possono fermare, sventolano orgogliosi bande arancioni, suonano i clacson, si affacciano dai finestrini per battere le mani: la voglia di festeggiare è davvero contagiosa.
L’arrivo di De Magistris è previsto per le 21 di fronte al Palazzo San Giacomo, a Piazza Municipio, nella quale si è montato per l’occasione un palchetto, da cui l’acclamato “Gigi” farà il suo primo discorso da sindaco. La musica suona già dal primo pomeriggio, la gente è tanta, la gioia palese sui volti dei manifestanti che ballano e si abbracciano. Anche qui, come su Via Caracciolo, vengono stappate bottiglie di spumante ed inneggiati cori di vittoria.
Nel frattempo, sotto il comitato di Lettieri a Via Palepoli la tensione è alta. I suoi sostenitori sono infatti per strada, delusi ed arrabbiati, aspettando che il loro candidato finisca la conferenza stampa allora in corso. È in quel momento che passano alcuni manifestanti in arancione diretti verso Via Caracciolo, cantando “Bella Ciao” e sventolando bandiere e cartelloni elettorali di De Magistris. La reazione è immediata: insulti, provocazioni, caschi aizzati per colpire i provocatori. Qualcuno chiama la polizia e la strada è blindata, ma la tensione comincia a calare solamente la sera, quando, dei sostenitori di Lettieri, a rimanere in strada sono soltanto in pochi.
Ed è per questo che, in qualche modo, le speranze ritornano. Vedere la città così gioiosamente in festa, l’allegria sui volti delle persone e le bandiere di diversi partiti unite a sostegno di un’unica persona, fanno, inevitabilmente e senza alcuna eccezione, ritornare le speranze a tanti. Ed è appunto per questa atmosfera che ci si augura che il nuovo sindaco di Napoli sappia cogliere l’importanza di questi festeggiamenti, sappia capire la dose profonda di speranza che sta infondendo nei cuori di queste persone e la gravosità che quindi si sta caricando sulle spalle.
“Ha liberato Napoli”, sì. Ora è il momento di mantenere le promesse.